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L'Ars ha approvato la Finanziaria 2009

Dopo una lunga e combattuta seduta gli emendamenti sono stati ridotti da 1000 a 40

02 maggio 2009

L'Assemblea regionale siciliana ha approvato giovedì scorso la legge Finanziaria 2009. La seduta fiume era cominciata la mattina del giorno prima ed è andata avanti ad oltranza, subendo parecchie interruzioni.
La manovra di circa 3 miliardi di euro è stata approvata nel giorno in cui scadeva l'esercizio provvisorio. L'aula ha dato il voto finale (52 sì e 24 no) anche al bilancio da 27 miliardi.
La seduta è stata interrotta più volte durante la notte. All'alba, intorno alle 5, è stato deciso di ridurre a 40 i circa mille emendamenti presentati al testo della finanziaria. Un paio d'ore più tardi il governo ha presentato un maxi-emendamento (costituito da 38 articoli riguardanti precari, contributi a comuni province e a enti regionali) e poi ritirato, e che diventerà un ddl da sottoporre la prossima settimana in aula, secondo quanto ha affermato l'assessore al Bilancio Michele Cimino.
Per quadrare i conti la Regione farà ricorso al mercato, stipulando un mutuo da 650 milioni per il 2009, 450 per il 2010 e circa 400 per l'anno successivo. 

Stralciati gli articoli sulla nomina di 400 nuovi dirigenti regionali - Stop alla nomina di nuovi dirigenti alla Regione siciliana. L'aula ha deciso di stralciare gli articoli 10 e 11 che riguardavano la nomina di circa 400 nuovi dirigenti regionali. Al momento del voto è stato assunto l'impegno di affrontare la materia in un altro ddl che conterrà anche le norme sul personale come quelle dei precari della protezione civile. E' stato infatti cancellato per intero l'articolo 9 che avrebbe stabilizzato circa 70 precari della protezione civile nei ruoli regionali.
I nuovi ruoli da dirigente sarebbero stati coperti da altre 250 persone dichiarate idonee anni fa al concorso per storici dell'arte, architetti, archeologi e archivisti, a cui si sarebbero aggiunti altri 150 vincitori del concorso già inquadrati ai Beni Culturali con contratti da funzionari direttivi (LEGGI).
Governo battuto anche sull'articolo 4, dopo un emendamento del Pd votato a scrutinio segreto. L'articolo istituiva presso l'assessorato al Turismo una "Regia unica della promozione siciliana", che prevedeva uno stanziamento di 10 milioni di euro per i prossimi tre anni. Doveva essere il fiore all'occhiello della politica di comunicazione del governo, ma gli stessi partiti della maggioranza hanno votato contro il governo di Raffaele Lombardo.
A scrutinio segreto è stato poi soppresso, su proposta del Pd, l'articolo 48 in materia di beni culturali che riguardava il rapporto tra gli enti locali e le strutture museali.

Cancellati i fondi per i Comuni - Nella Finanziaria non è passato il maxi emendamento da 38 commi presentato dall'assessore al Bilancio Michele Cimino e dallo stesso ritirato in un clima molto teso. Sono caduti, dunque, gli aiuti per i Comuni dai conti in rosso, primo fra tutti Palermo. E' scomparso il finanziamento da 15 milioni per venti anni, inizialmente previsto per i tre principali capoluoghi di provincia e poi esteso agli altri sei. Una defaillance che ha prodotto un corto circuito fra l'Anci, capeggiato dal sindaco di Palermo Diego Cammarata, e il governo regionale. "Queste norme avrebbero contribuito a sostenere le casse dei Comuni siciliani in un momento d'affanno", ha detto Cammarata, che mercoledì mattina era andato a perorare la propria causa al presidente dell'Ars Francesco Cascio. Niente da fare. Il presidente dell'Ars si è opposto invitando il governo a ritirare l'intero maxi-emendamento. Il presidente Lombardo l'ha fatto, con la promessa che sarà riproposto in aula prima delle elezioni. La manovra è stata approvata e inviata al vaglio di un Commissario dello Stato che non aveva mancato di esprimere perplessità su alcune delle disposizioni in cantiere, per esempio quella dei fondi inseriti in entrata per la vendita dei beni demaniali della Regione. Il Commissario dello Stato avrebbe già fatto sapere che è necessario trovare risorse certe che non mettano a rischio la manovra.

ALCUNE DELLE MISURE APPROVATE
Via a mille cantieri di lavoro in tutta l'isola. E' stata approvata la norma sui cantieri lavoro per disoccupati, che impiegheranno oltre 30mila operai e mille tecnici. Per questa norma sono stati stanziati 55 milioni di euro. Altri 25 milioni andranno all'adeguamento e alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge finanziaria i Comuni potranno presentare le istanze di finanziamento.
L'aula ha approvato l'articolo 46 che riguarda le norme sulle cooperative giovanili. Queste aziende in regola con il mantenimento dei livelli occupazionali potranno accedere ad agevolazioni economiche prima fra tutte la sospensione degli interessi su mutui e prestiti.
Ai Comuni siciliani verrà rimborsato l'80% delle spese sostenute per la gestione degli asili nido. Stessa aliquota di rimborso anche per le spese relative alle rette per minori ricoverati in centri di accoglienza per disposizione del Tribunale dei minorenni.
Per le famiglie e le piccole imprese è aperta una linea di microcredito che prevede il contributo dell'amministrazione regionale nel pagamento degli interessi. Eliminati gli interessi di mora sui mutui per la prima casa per chi ha gravi malattie o è disoccupato.

Approvato il contributo di un milione di euro alla Fiera del Mediterraneo e uno di 350mila alla Fiera di Messina per pagare gli stipendi arretrati fino al 31 dicembre 2008.
Approvato un emendamento del Pd che consente alla Regione di stipulare mutui ventennali con i proprietari dei centri storici e delle cosidette zone omogenee A, per la manutenzione straordinaria e l'adeguamento degli edifici alle normative vigenti, comprese quelle antisismiche, oltre che il restauro e l'eventuale ripristino funzionale. L'importo massimo dei mutui è di 300 mila euro per ogni unità abitativa, con gli interessi a totale carico della Regione.
Approvati tre emendamenti che prevedono interventi a sostegno dell'agricoltura. Per i giovani imprenditori agricoli saranno concessi finanziamenti aggiuntivi a tasso agevolato. La richiesta era arrivata da Confagricoltura ed altre associazioni di categoria sollecitando che il 'concorso interessi' a carico della Regione sui prestiti agrari, stabilito all'art. 14 della finanziaria regionale nella misura fissa del 2% venisse aumentato del 3,5%. Per i viticoltori danneggiati dalla siccità del 2002 saranno messi a disposizione 15 milioni di euro, grazie a un emendamento che modifica la legge 19/2005. Questa norma ha trovato una convergenza bipartisan dei parlamentari, e libera risorse finanziarie di altri capitolidi spesa difficilmente spendibili che verranno immediatamente utilizzate per le aziende del comparto vitivinicolo.

Approvata la nascita  del parco Parco dei Monti Sicani, quinta area naturale protetta dell'isola a cavallo delle province di Agrigento e Palermo, che raggruppa quattro riserve ricadenti nella valle del Sosio, Palazzo Adriano, Monte Carcaci, Monte Genuardo e Monte Cammarata. Le sedi del parco sono state individuate nei comuni di Bivona e Palazzo Adriano.
Approvato anche un emendamento che porterà un incremento del finanziamento della legge regionale 61 del 1981 fino a 5 milioni di euro annui per il triennio 2009-2011, per Ragusa Ibla. Il finanziamento servirà alla sopravvivenza del centro storico della città, riconosciuto dall'Unesco fra i siti patrimonio dell'Umanità. Grazie al nuovo stanziamento sarà disponibile per l'amministrazione comunale una ingente somma per la valorizzazione del patrimonio storico-monumentale, urbanistico e paesaggistico.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, SiciliaInformazioni.com, Repubblica/Palermo.it]

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02 maggio 2009
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