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L'assessore Antinoro indagato per voto di scambio

L'intercettazione del dialogo tra due uomini vicini al boss Genova lo coinvolgerebbe

26 febbraio 2009

Avrebbe comprato da sei a ottocento  voti durante le elezioni regionali del 2008 in Sicilia con un esborso valutato tra 30 e 40 mila euro. Per questo motivo l'assessore regionale siciliano ai Beni culturali, Antonello Antinoro (Udc), è stato indagato per voto di scambio dalla Procura di Palermo.
Secondo quanto riportato ieri dal Giornale di Sicilia in un'intercettazione due uomini considerati vicini al boss palermitano, Salvatore Genova, avrebbero fatto riferimento alla compravendita di voti al prezzo di 50 euro ciascuno. Nel corso della conversazione, uno dei due avrebbe anche chiamato Antinoro.

L'assessore ha detto di non aver ricevuto niente da nessuno: "Sono stupito, esterrefatto. E comunque sereno e tranquillo". I voti comprati riguarderebbero le elezioni regionali della primavera 2008. Antinoro ottenne circa 30 mila voti, duemila in meno rispetto alle elezioni di due anni prima, quando fu il più votato.
L'inchiesta dei carabinieri, svolta nell'ambito dell'operazione antimafia denominata Perseo, è coordinata dal pm Gaetano Paci. Per ragioni analoghe nei mesi scorsi sono stati indagati altri due parlamentari regionali: Riccardo Savona (Udc) e Alessandro Aricò (Pdl). Anche loro hanno respinto le accuse.

[Informazioni tratte da Adnkronos/IngLa Siciliaweb.it]

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26 febbraio 2009
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