L'Autorità per l'energia ha stabilito la riduzione delle tariffe di luce e gas. Un po' meno di ciò che ci si aspettava
Le previsioni parlavano di un calo delle tariffe di luce e gas, rispettivamente del 2,8% e del 3,3%. Una riduzione dopo tre anni di continui aumenti. L'ultima parola spettava però all'Autorità per l'Energia che entro la fine di marzo avrebbe reso noto l'aggiornamento per il prossimo trimestre (leggi).
Giusto alla fine della scorsa settimana l'Autorità ha proferito la sua ultima parola e ha stabilito una riduzione del 3,4% per il gas e dello 0,4% per l'elettricità. Una decisione che riguarda il secondo trimestre 2007 (aprile-giugno).
Quindi, su base annua, la spesa media complessiva delle famiglie per il gas e l'elettricità, rispetto al precedente aggiornamento tariffario, diminuirà di 35 euro (-2,5%).
Le bollette del gas - A partire dal primo aprile 2007, rispetto al trimestre in corso, il valore medio nazionale (incluse le imposte) è diminuito di 2,37 centesimi di euro al metro cubo, pari al 3,4 per cento. Ciò comporta per la famiglia con consumi medi (1.400 Metri cubi all'anno) una minore spesa annuale di 33 euro. Questa variazione è prodotta da una diminuzione di 2,70 centesimi di euro al metro cubo (al lordo delle imposte), che si può attribuire al decremento nei costi della materia prima. Altro elemento che ha portato a questa diminuzione, un aumento di 0,33 centesimi di euro al metro cubo (sempre lorde) derivante dal recupero dei parziali conguagli stabiliti nei precedenti quattro aggiornamenti trimestrali.
Le bollette dell'elettricità - Più contenuto il risparmio per le famiglia alla voce elettricità. Dal primo aprile, rispetto al trimestre in corso, per il settore domestico di una famiglia tipo (dunque con una potenza impegnata di 3 kw e consumi di 225 kwh mensili), la diminuzione della tariffa elettrica, al lordo delle imposte, è pari a 0,07 centesimi di euro per kwh, equivalente allo 0,4 per cento. La tariffa in vigore il prossimo trimestre, sempre ragionando sulla famiglia tipo, sarà pari a 15,53 centesimi di euro per kwh, (lorde), e determinerà una minore spesa di circa 2 euro all'anno. La riduzione in media nazionale, al netto delle imposte, è pari a 0,12 centesimi di euro per kwh (riduzione di -0,9).
In media nazionale la tariffa del mercato vincolato, al netto delle imposte, è pari a 13,07 centesimi di euro per kwh. La riduzione della tariffa elettrica, resa possibile da una riduzione dei costi di approvvigionamento dell'acquirente unico (Au), risulta in parte controbilanciata da una variazione fortemente negativa delle quantità di acquisto previste dallo stesso acquirente.
Insomma, il caro energia allenta la presa ma, francamente, dopo tre anni di aumenti ci si aspettava qualcosina in più. Per ora ci accontentiamo, in attesa dei nuovi meccanismi di tutela che dovranno accompagnare alla piena liberalizzazione del mercato elettrico, che dal primo luglio renderà anche le famiglie ''libere'' di scegliere il fornitore preferito.