L'autostrada A19 si sta sbriciolando
Sequestrato il tratto autostradale del viadotto "Cinque Archi", lungo la martoriata Palermo-Catania
"Non è possibile che l'autostrada Palermo-Catania si stia sbriciolando in questo modo. E' semplicemente inammissibile".
Ecco quello che ha detto il Procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari che coordina l'inchiesta sul sequestro di un tratto di autostrada, il viadotto Ponte Cinque Archi, sulla Palermo-Catania. Un nuovo sequestro riguardante un altro viadotto lungo la A19.
"Si tratta di un sequestro probatorio - ha spiegato Lari - Avevamo chiesto il provvedimento da tempo, ma ci è stato accolto solo ora. Ma quel tratto di autostrada era già stato chiuso lo scorso 7 maggio proprio per il pericolo di crolli. Adesso faremo degli accertamenti".
Insomma, il percorso autostradale che collega Palermo e Catania diventa sempre più tormentato. Una sorta di campo ad ostacoli e di rallentamenti al traffico con blocchi e deviazioni. Una situazione resa più difficile oggi dal sequestro effettuato dai carabinieri del tratto del viadotto "Cinque archi", già interrotta a qualche chilometro di distanza, dopo il cedimento del viadotto Himera che ha tagliato in due la Sicilia.
Gli inquirenti hanno aperto un'indagine a carico di ignoti per attentato alla sicurezza dei trasporti, in seguito alla situazione di pericolo per la circolazione causato dallo stato di alcuni piloni del viadotto, già chiuso il 7 maggio, che si trova nei territori dei comuni di Caltanissetta, Santa Caterina Villarmosa (Cl) e Villarosa (En). L'autostrada è percorribile sull'altra carreggiata in doppio senso di marcia.
"Alcuni plinti di fondazione della carreggiata in direzione Palermo del viadotto - afferma l'Anas in una nota - sono stati parzialmente scalzati a causa dell'abbassamento del livello dell'alveo dovuto all'azione erosiva del fiume Salso. Tale fenomeno non ha alcuna influenza sulla sicurezza statica della struttura, in quanto le fondazioni dell'opera sono realizzate su pali profondi".
Questa mattina perquisizioni sono state eseguite a Palermo nella sede della direzione regionale siciliana dell'Anas e ad Enna, nell'ufficio grande viabilità dell'Anas. Il provvedimento è stato emesso della Procura della Repubblica di Caltanissetta per la ricerca di documenti, progetti costruttivi, comunicazioni, provvedimenti di manutenzione relativi al viadotto. "Abbiamo piena fiducia nella magistratura per la rapida conclusione delle indagini", prosegue la nota dell'Anas. E sostiene che "il progetto per gli interventi di sistemazione dell'alveo finanziato con gli stanziamenti del decreto Sblocca Italia, è già pronto. Per l'appalto e l'avvio dei lavori si è in attesa delle autorizzazioni degli enti competenti".
"Lo stato di degrado strutturale - aveva protestato nei giorni scorsi l'associazione nazionale costruttori edili - attesta come le strutture in cemento armato e le condizioni salmastre dell'area non possono essere ignorate".
Intanto criticità e anomalie sia nella fase di progettazione che nella realizzazione dell'opera, compreso un collaudatore senza i requisiti e un certificato di agibilità senza certezza dell'avvenuto collaudo sono emerse dall'attività ispettiva effettuata dallAutorità Anticorruzione (Anac) sul crollo cedimento avvenuto sul viadotto Scorciavacche, avvenuto tra il 4 e il 5 gennaio. Alcuni profili potrebbero avere risvolti penali e di danno erariale.
La relazione selle verifiche effettuate dall'Autorità Anticorruzione sul cedimento del viadotto Scorciavacche sarà trasmessa per competenza - a quanto si apprende - alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, che ha avviato un'inchiesta sulla vicenda, e alla Corte dei conti. Inoltre sarà oggetto di una specifica contestazione ai vertici di Anas.