L'avvocato Enzo Fragalà sottoposto a un nuovo intervento neurochirurgico
Sono ancora gravissime le condizioni dell'ex parlamentare di An massacrato a bastonate la scorsa sera da uno sconosciuto
L'avvocato Enzo Fragalà, il penalista di Palermo massacrato a bastonate martedì sera da uno sconosciuto (LEGGI), è stato sottoposto a un nuovo intervento neurochirurgico. E' quanto si legge nel bollettino medico diffuso questa mattina dal direttore sanitario dell'ospedale Civico di Palermo, Renato Li Donni, e dal direttore della seconda Rianimazione, Romano Tetamo. L'intervento è servito per una "toilette del focolaio lacero contusivo". La Tac eseguita stamane ha confermato l'esito dell'intervento. "Le condizioni neurologiche - prosegue il bollettino medico - permangono gravi, stabili le condizioni cardiocircolatorie e respiratorie; permane ancora strettamente riservata la prognosi sulla vita". Nelle prossime ore il paziente sarà sottoposto ad ulteriori indagini strumentali e di laboratorio.
Intanto, proseguono le indagini dei carabinieri del Reparto operativo di Palermo, coordinati dal pm Antonino Di Matteo, che hanno ascoltato per tutta la giornata di ieri i tre testimoni oculari, ma anche i colleghi di studio e i parenti.
La pista seguita e più accreditata è quella professionale. Gli inquirenti stanno controllando i più recenti fascicoli processuali seguiti da Fragalà prima dell'aggressione di martedì. Sono diverse le ipotesi, tra queste ce n'è una che riguarda un processo per sfruttamento della prostituzione. L'ultima arringa di Fragalà riguardava un processo su una baby-prostituta che avrebbe partecipato a festini palermitani.
Sull'aggressore ancora non si è riusciti ad avere un identikit completo. Si sa soltanto che è un uomo molto alto e robusto, ma durante l'aggressione aveva il volto coperto dal casco.
Per gli investigatori, dunque, si tratterebbe di una spedizione punitiva in piena regola per uccidere. Un raid studiato nei dettagli, non certo un tentativo di rapina o un'aggressione d'impeto. I carabinieri stanno anche visionando i filmati delle telecamere a circuito chiuso che controllano la zona, proprio di fronte al Palazzo di Giustizia, alla ricerca di ulteriori elementi utili alle indagini.
[Informazioni tratte da ANSA, La Siciliaweb.it]