L'effetto del Coronavirus sulla produzione delle arancine…
A Palermo tra gli effetti dei decreti sul coronavirus il calo della produzione di panelle e arancine
Strade con poche auto, poche persone in centro storico, mascherine e amuchina introvabili nelle farmacie, ristoranti senza avventori e perfino le friggitorie preparano quantità ridotte di arancine, panelle e crocchette… Gli effetti dei decreti sul coronavirus e l'allarme tra la gente si avvertono anche a Palermo.
In alcuni panifici e salumerie le persone fanno la fila fuori dai locali a distanza perchè dentro vengono ammessi due o tre clienti alla volta. Nei market gli scaffali non sono vuoti ma la gente fa provviste e alcune catene di supermercati hanno potenziato il servizio online con la spesa portata a casa. "Le persone - dice la cassiera di un supermarket - fanno scorta soprattutto di acqua, scatolame, pasta e in generale alimenti a lunga conservazione".
Un farmacista del centro dice: "Le mascherine sono già vendute prima che arrivino. L'amuchina è esaurita". In compenso c'è un aumento della vendita dell'alcol denaturato.
I venditori di polpo e frutti di mare a Ballarò, i cui affari andavano bene con l'ondata turistica, ormai da due settimane non vendono quasi nulla e alcuni negozianti dei mercati storici denunciano un calo delle vendite del 50%. Sui cellulari si susseguono meme ironici o di denuncia di persone che, per esempio, si lamentano della discesa non controllata dalle navi da crociera di migliaia di turisti.