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L'elettroshock: cura o tortura?

In Sicilia la terapia elettroconvulsivante si pratica ancora

08 aprile 2013

La terapia elettroconvulsivante, comunemente definita "elettroshock", è stata praticata costantemente fino a cinquanta anni or sono, poi è stata abbandonata. Troppo aggressiva, pericolosa, secondo molti perfino inutile. In più è servito al lavaggio del cervello dei dissidenti in varie parti del mondo. Eclatante il caso di Leonardo Vitale, il primo (e forse unico) pentito di mafia: fu sottoposto ad elettroshock in una clinica psichiatrica di Palermo per guarirlo dalla malattia mentale, in realtà con lo scopo di cancellare la sua memoria e piuttosto che guarirlo dal suo mutacismo.
Abbandonata a causa dei rischi e della sofferenza cui veniva sottoposto il paziente, ma anche per la cattiva immagine che s’era fatta come strumento di tortura e di coercizione, la terapia elettroconvulsivante non è mai stata messa all’angolo del tutto.
L’elettroshock viene praticato ancora, anche se in rari casi a quanto pare, ed in modo sporadico, ma di questo esercizio, desueto, della psichiatria si parla poco o niente.

Il presidente della commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo (Pd), ha sollevato la questione tutt’ora controversa del "rimedio peggiore del male". "In Sicilia si pratica ancora la terapia dell’elettroshock", ha riferito in una nota il deputato regionale, "31 casi negli ultimi quattro anni". Perciò, ha proseguito, "bisogna capire in quale contesto sono stati richiesti e autorizzati questi interventi".
"Allorché questo dato, per certi versi sconvolgente, è emerso nel corso di alcune audizioni in commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana - ha precisato Digiacomo - ho immediatamente chiesto chiarimenti". "Non si vuole arrivare a conclusioni affrettate", ha osserva ancora Di Giacomo, "ma non si può negare che l’elettroshock sia una terapia tristemente nota, ed è sorprendente che venga ancora utilizzata. Gli interventi sono stati effettuati in strutture di diverse città della Sicilia, anche nel corso degli ultimi mesi: la Commissione ha chiesto chiarimenti ufficiali, mi aspetto che arrivino presto". [Fonte: SiciliaInformazioni.com]

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08 aprile 2013
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