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L'emergenza rifiuti non è finita

Adesso sono diversi comuni della provincia palermitana ad essere sommersi dalla munnizza

15 giugno 2009

Era previsto per oggi il primo vertice tra il capo delle Protezione Civile, Guido Bertolaso, il sindaco di Palermo Diego Cammarata e il Prefetto Giancarlo Trevisone, per fare il punto sull'emergenza rifiuti nel capoluogo siciliano. L'incontro è però saltato a causa di un impegno "improrogabile" - così nell'avviso del suo staff -  del sottosegretario con delega alla Protezione civile, all'Aquila per la ricostruzione post terremoto.

Slitta dunque a data da destinare il vertice sui rifiuti a Palermo, che non sono più quell'emergenza che Bertolaso venne a trovare nel capoluogo siciliano, lo scorso primo giugno dopo l'astensione dal lavoro dei netturbini dell'Amia, l'azienda ex municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti.
La situazione, comunque, sia a Palermo che nei paesi circostanti non è delle migliori. Anzi.

Infatti, queste ultime notti estive sono state ancora illuminate dai roghi di cassonetti e di mini discariche. In città i vigili del fuoco hanno eseguito una decina gli interventi nei quartieri Zen e Capo, ma anche nella borgata marinara di Mondello. Vigili del fuoco impegnati per tutta la notte per spegnere anche gli incendi appiccati a Bagheria, Bolognetta e Villabate, dove i dipendenti del Coinres, il consorzio che si occupa della raccolta dei rifiuti in 22 comuni del palermitano, hanno sospeso da qualche giorno il servizio per problemi economici. I dipendenti del consorzio lamentano il mancato pagamento dello stipendio di maggio. Dice il presidente del Coinres Vitale Gattuso: "Aspettiamo i soldi che devono arrivare dai comuni".

"Ormai siamo all'emergenza igienico sanitaria - afferma Pippo Cipriani, presidente dell'associazione antiracket ed ex assessore comunale di Bagheria - Chiediamo un commissario straordinario. Se la Regione non affronterà il tema dell'organizzazione degli Ato l'estate sarà un inferno con gravi rischi per la salute dei cittadini e con un grave danno per i comuni in riva al mare che vivono di turismo".
Nei mesi scorsi l'amministrazione regionale aveva erogato cinque milioni di euro che sono serviti per pagare gli stipendi per gli oltre cinquecento dipendenti del consorzio.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it]

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15 giugno 2009
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