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L'Eni e la Sicilia

L'azienda multinazionale promette "mille posti in Sicilia". Ma su Gela resta l'incognita

26 luglio 2014

Mille posti in Sicilia grazie al progetto di produzione di gas Argo. E' il risultato dell'incontro che si è svolto ieri al ministero dello Sviluppo economico tra il sottosegretario Simona Vicari e Giuseppe Tannoia, direttore ricerca e produzione idrocarburi delle attivita' Europa-Italia di Eni, per esaminare il programma dei progetti di sviluppo in terraferma siciliana e nel Canale di Sicilia. In particolare è stato esaminato il progetto di produzione di gas Argo, a distanza di circa 13 miglia dalla costa, che fornirà a breve circa il 20 per cento della produzione nazionale di gas. Il progetto si svilupperà quasi esclusivamente sotto il livello del mare e con tecnologie all'avanguardia, connettendosi alle infrastrutture già esistenti, minimizzando così ulteriormente l'impatto ambientale.

"La realizzazione di questo programma - si legge in una nota del sottosegretario - consentirà il rilancio di tutte le attività dell'intero settore idrocarburi in Sicilia, con importanti ricadute sull'occupazione. Infatti, il piano presentato complessivamente prevede investimenti per oltre un miliardo e 800  milioni di euro con importanti ricadute occupazionali stimate in oltre tremila posti di lavoro per i prossimi tre anni, mille dei quali direttamente sul territorio siciliano. Si tratta del più importante piano finanziato con capitali esclusivamente privati in Italia in questo momento".

Ma i rapporti tra Eni e lavoratori sullo stabilimento di Gela, per il quale nei giorni scorsi l'Eni ha fatto dietrofront sugli investimenti, restano tesi. "Sarà una settimana difficile, l'ultima di luglio, per quanto riguarda il confronto tra Eni e sindacati sul rispetto degli accordi che sono stati sottoscritti un anno fa sugli investimenti e siti produttivi su cui l'azienda sta cambiando le carte in tavola": questa la presa di posizione di Sergio Gigli, segretario generale della Femca Cisl, a pochi giorni dal confronto con l'Eni e dalle proteste che i sindacati hanno messo in agenda. Il 30 luglio, infatti, alle 13, si aprirà il confronto su Gela con Eni al ministero dello Sviluppo Economico, così come richiesto dai sindacati, mentre il 28 luglio a Gela, si terrà una manifestazione dei lavoratori e, il 29 luglio, è confermato il presidio davanti a Montecitorio, a Roma, organizzato da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.

"Esprimiamo pieno sostegno alla manifestazione del 28 luglio a Gela e ci aspettiamo numerosi lavoratori anche a quella del 29 luglio a Roma - afferma Gigli - ma il punto di svolta sarà l'incontro del 30 al Mise con Eni. All'incontro ci presenteremo a muso duro perché è stata messa in discussione la credibilità del sindacato che in quel territorio ha firmato un accordo solo 12 mesi fa: un accordo che ha comportato grande impegno e anche sacrifici occupazionali pesanti".
Per questo motivo, il sindacato non è disposto a tornare indietro: "L'accordo sottoscritto - continua Gigli - deve essere rispettato e la raffineria di Gela deve ripartire. Noi saremo coerenti con quanto concordato. Nuovi accordi con l'Eni si potranno firmare solo presso la presidenza del Consiglio e il presidente Matteo Renzi siamo certi comprenderà che i lavoratori di Eni non sono figli di un Dio minore rispetto a quelli di Electrolux e comprenderà che, nel nostro Paese, la più importante azienda italiana non può contribuire alla già pesante deindustrializzazione che stiamo vivendo". [Repubblica/Palermo.it]

- L'Eni congela i suoi investimenti per il Petrolchimico di Gela (Guidasicilia.it, 08/07/14) 

- Rottura tra Eni e sindacati (Guidasicilia.it, 09/07/14) 

- Se l'Eni vuole la guerra... (Guidasicilia.it, 10/07/14)

- Per l'Eni sarebbe più costoso risarcire Gela... (Guidasicilia.it, 11/07/14) 

- Crocetta contro l'Eni, come l'ultimo Samurai (Guidasicilia.it, 12/07/14) 

- L'Eni e Gela, al centro dell'attenzione (Guidasicilia.it, 14/07/14) 

- Tanto tuonò che piovve... (Guidasicilia.it, 15/07/14) 

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- "Se cade l'Eni cade l'intera industria siciliana" (Guidasicilia.it, 17/07/14) 

- Il "Tavolo Gela" (Guidasicilia.it, 18/07/14)

- I lavoratori di Gela non ci credono più (Guidasicilia.it, 21/07/14)

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26 luglio 2014
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