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L'era dei bambini col cellulare. Il 51,6% dei bambini italiani tra i 7 e gli 11 anni ne possiede già uno

Preoccupanti i dati del V Rapporto Nazionale sulla condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza

23 luglio 2005

Seconda una ricerca diffusa in questi giorni, le vendite di cellulari supereranno un miliardo annuo entro il 2009. In questa maniera il telefonino diventerà il prodotto dell'elettronica di consumo più diffuso e sarà utilizzato entro i prossimi quattro anni, sempre secondo la ricerca, da 2,6 miliardi di persone. Circa 1,04 miliardi di telefonini saranno venduti nel 2009, da una stima rivista al rialzo di 779 milioni quest'anno e di 674 milioni nel 2004.
Il telefono cellulare è dunque il dispositivo più diffuso sul pianeta. In confronto, ogni anno vengono venduti circa 200 milioni di pc e 200 milioni di tv.

In Italia, paese al primo posto per possessori di telefonini, secondo il ''V Rapporto Nazionale sulla condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza'' presentato nel 2005 da Telefono Azzurro sono soprattutto i giovanissimi a subirne il fascino: il 51,6% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni ne possiede già uno.
''Mamma e papà se volete avere a portata di mano uno strumento di controllo, seppur virtuale, su di noi, regalateci un cellulare. Farete contenti noi e starete tranquilli voi''. Fino a pochi anni fa era questo il pretesto dei figli per farsene regalare uno, sta di fatto che per i figli, soprattutto adolescenti, dell'Italia 2005 cambiare il telefonino è il nuovo sport generazionale, frequentatissimo: anzi, il cellulare è diventato un accessorio indispensabile per sentirsi parte del gruppo.

Infatti, di quel 51,6%, nel 36,2% dei casi il cellulare viene usato per parlare con gli amici, per il 30,7% con i genitori , al terzo posto l'uso di sms, che interessa il 12,8% del campione, mentre un1 0,1% lo utilizza solo per ricevere telefonate.
''Un trend in progressione - secondo il Codacons - che aumenta con il crescere dell'età : circa 3 minori su dieci di età compresa tra i 5 e i 13 anni possiede un cellulare. Negli ultimi anni inoltre abbiamo assistito ad un elevato grado di alfabettizzazione sull'uso della tecnologia''.
Il desiderio di avere un proprio cellulare poi, si afferma prevalentemente intorno alla prima liceo, stando alle stime di Telefono Blu: ''Per i giovanissimi si tratta nella maggior parte dei casi di regali fatti per le occasioni più disparate, dal Natale al premio di fine anno scolastico. Ma è un regalo che i genitori fanno in qualche modo a se stessi, un modo per facilitare la reperibilità dei ragazzi. Il problema è che gli utenti in questo caso si trovano ancora in un'età di gioco e non hanno la capacità di comprenderne a fondo la funzione''.
Il dato più eclatante che emerge poi dal Rapporto di Telefono Azzurro, è l'attribuzione di ruolo sociale che i bambini danno al telefonino, importanza sempre crescente anche in ambito famigliare.
''L'uso del cellulare tra i bambini - spiega il sociologo Franco Ferrarotti - rischia di bloccare lo sviluppo dell'autonomia e la consapevolezza della propria indipendenza, oltre che privare i soggetti molto giovani dei rapporti umani primari, di quei contatti faccia a faccia, del confronto diretto e costante con l'altro di cui invece hanno bisogno per svilupparsi e che perdono quando si ritrovano tra le mani uno strumento del genere''.

I dati statistici sopra riportati, comunque, non sono aggiornatissimi, poiché fanno riferimento ad un rapporto già pubblicato lo scorso anno (leggi qui), ma sicuramente rivelano una tendenza in costante crescita: una delle dimostrazioni sta nel fatto che anche la paghetta periodica riservata a figli e nipoti si è dirottata sul cellulare, sotto le spoglie di ricariche per schede prepagate, per la felicità dei gestori di telefonia mobile che stanno valutando con sempre maggiore attenzione il nuovo target.
Nuovo target attentamente valutato anche dai produttori di telefonini: ne è un esempio il cellulare FireFly.
Un uso spropositato e pericoloso, dunque, quello fatto dai bambini, che non sembra prendere in considerazione le ripetute raccomandazioni degli esperti che suggeriscono prudenza nell'utilizzo dei cellulari per la potenziale vulnerabilità dei bambini alle onde elettromagnetiche.

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23 luglio 2005
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