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L'ergastolo per l'assassino del piccolo Tommy

Chiesto il carcere a vita per Mario Alessi e 30 anni per la sua compagna Antonella Conserva

13 maggio 2008

Per il sequestro e la morte di Tommaso Onofri, il bambino rapito e ucciso nel marzo di due anni fa nel parmense, i pm della Dda di Bologna Silverio Piro e Lucia Musti, davanti alla Corte d'Assise di Parma, hanno chiesto la pena dell'ergastolo con isolamento diurno e notturno e pene accessorie per Mario Alessi e 30 anni di carcere per Antonella Conserva, accusata di essere la donna che avrebbe dovuto tenere "in custodia" il piccolo Tommy.

Le richieste di condanna sono arrivate a conclusione di una lunghissima requisitoria iniziata poco dopo le 10 di ieri mattina e conclusasi alle 18;45. Quasi 10 ore in Corte d'Assise a Parma per dimostrare la colpevolezza di Alessi in ordine all'omicidio del piccolo (il sequestro Alessi lo ha già confessato), e per dimostrare il "ruolo sine qua non", come ha dichiarato il pm Piro, nell'operazione di Antonella Conserva, "una donna cinica - secondo la descrizione del magistrato - che addirittura si trucca da ricca donna d'affari e va a San Marino per un'operazione da 50 milioni di euro per conto di altri. E' quella che va a prendere il marito che ha appena ucciso. Mi auguro che non sia quella donna che ha programmato l'omicidio. Una donna che sapeva e che dovete condannare ugualmente".
Silverio Piro, dunque, ha chiuso la sua requisitoria mettendo in evidenza principalmente la posizione di Conserva e definendola "indispensabile" per l'intera operazione, anche in considerazione della "insulsa personalità dello stesso Alessi, che da solo non sarebbe nemmeno capace di stare in piedi, e per la sua assoluta superiorità psicologica". "Il piccolo Tommaso è stato ucciso, massacrato, perché sono dei balordi" ha infine detto il pm Piro.

Antonella Conserva, davanti alla Corte d'assise, ha dichiarato la propria assoluta innocenza, chiedendo alla Corte presieduta da Eleonora Fiengo, di assolverla. "Raimondi mi accusa falsamente per evitare l'ergastolo", ha dichiarato leggendo un foglio che è stato poi messo agli atti. Quindi, rivolta alla Corte: "Assolvetemi, sono innocente". La donna è tornata a ribadire la sua estraneità, affermando che è stato Salvatore Raimondi, già condannato in sede di rito abbreviato a Bologna a 30 anni di reclusione, "a portare via il bambino dal seggiolone. Le sue menzogne stanno per venire fuori una dopo l'altra". "Sono in carcere - ha continuato - senza nessuna colpa, ma solo per il fatto di essere la compagna di Alessi. Mi hanno strappato mio figlio e mi hanno buttata in carcere senza alcuna colpa. Sono in confusione mentale da due anni, da quando non posso più fare la mamma di mio figlio". La Conserva ha chiarito alla Corte che voleva "essere interrogata" spiegando che durante tutte le udienze che hanno preceduto quella di ieri, non ha parlato, perché dagli avvocati gli era stato detto di avvalersi "della facoltà di non rispondere. Io non capisco nulla di legge. Volevo rispondere. So solo che ho sbagliato a non farlo".

Paolo Onofri, il padre del piccolo Tommy, presente in aulo insieme alla moglie Paola Pellinghelli, si è detto soddisfatto della richiesta avanzata dai pm. "Questa è la giustizia. Sono le pene previste dal nostro Codice penale. E' il massimo. E' stato chiesto il massimo", ha aggiunto Onofri, facendo notare che "credo che i pm siano stati terribilmente chiari, quali lapalissiani. Tutto quello che si può chiedere e quello che è il pensiero intimo credo che il dottor Piro lo abbia espresso chiaramente". Riferendosi poi alla posizione di Antonella Conserva, "che lei non avesse un ruolo secondario - ha precisato il papà di Tommy - che lo avessimo capito tutti da tempo e ora, da parte dei pm , è stato ufficializzato. Non posso che allinearmi".
"Tommaso c'è sempre, senza dubbio e sa come farsi valere. Pensavano di averlo sconfitto e non lo hanno sconfitto". Sono state queste le parole rotte dal pianto della mamma di Tommy. "Sono abbastanza contenta delle pene chieste", ha aggiunto la signora Pellinghelli, e a chi le domandava che cosa pensasse dell'atteggiamento di estrema freddezza tenuto in aula ancora una volta dalla Conserva, ha risposto: "Lascio a voi le debite conclusioni. L'ho già detto e lo ripeto, mi spiace soltanto per il loro bambino".

[informazioni tratte da Corriere.it e Adnkronos.com]

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13 maggio 2008
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