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L'errato test di Medicina...

Il Nobel Mario Capecchi, citato in una domanda considerata errata, scrive: "Il ministero sbaglia"

17 giugno 2014

Secondo la valutazione del Ministero dell'Istruzione la sua risposta era sbagliata, ma per il Nobel, invece, a sbagliare è stato chi ha formulato quella domanda. E chissà se questo basterà a farle meglio digerire la bocciatura al test d'ingresso a Medicina.
Il caso accade a Palermo. Bocciata al test d'ingresso a Medicina dello scorso 8 aprile, una studentessa, insieme ad altri 65 partecipanti, si è rivolta al Tar per la formulazione errata di una domanda che riguardava, tra l'altro, il Nobel Mario Capecchi: si richiedeva, infatti, di individuare l'abbinamento errato tra scienziati e campi scientifici di competenza. Secondo il Ministero, il Nobel italoamericano 2007 per la Medicina non sarebbe un chimico; ma l'interessato ha spedito una mail alla giovane: "Non è vero - ha scritto Capecchi -. Mi occupo di chimica, genetica e biologia molecolare. Mi considero un chimico".

Alla domanda 27 si chiede: "Quale dei seguenti abbinamenti scienziato-campo scientifico non è corretto? A) Mario Capecchi-chimico; B) Enrico Fermi-fisica nucleare; C) Riccardo Giacconi-astronomia; D) Rita Levi-Montalcini-neurologia; E) Camillo Golgi-istologia". Per il Ministero la risposta corretta sarebbe la A. Ma il premio Nobel italoamericano ha prontamente fornito un'interpretazione autentica in lingua inglese: "Cara ragazza, mi sono laureato in chimica e fisica. All'università ho conseguito il dottorato di ricerca in biofisica e biologia molecolare. Se mi considero un chimico? Sì. Un biologo molecolare? Sì. Nel mio lavoro mi occupo di tutt'e e tre e d'altro. Cordialmente, Mario Capecchi".

A seguire la vicenda sono stati gli avvocati Francesco Leone, Francesco Stallone e Gabriele La Malfa Ribolla, in rappresentanza del gruppo di ricorrenti: "Nel caso in cui il questionario - ha spiegato l’avvocato Leone a PalermoToday - sia caratterizzato da errori, ambiguità, quesiti formulati in maniera contraddittoria o fuorviante, la selezione è inevitabilmente falsata e viziata. Gli studenti hanno diritto, come di fatto stiamo chiedendo, ad accedere al corso di studi in sovrannumero".
E quell'errore non sarebbe l'unico: c’è, ad essempio, la domanda in cui, secondo il Ministero, l'ipofisi produrrebbe l'ormone Adh, "quando in realtà si limita a rilasciarlo", spiega l'avvocato; o ancora quella in cui si chiede in quali organuli della cellula avvenga la sintesi proteica. Stando sempre alle informazioni in possesso del Ministero, la risposta corretta era quella in cui si citano cloroplasti e mitocondri. [Fonte: Corriere del Mezzogiorno]

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17 giugno 2014
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