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L'esercito al Cara di Mineo

50 militari presidieranno la struttura e le strade del paese mentre tre commissioni governative esamineranno le richieste di asilo politico

10 febbraio 2014

Da alcuni giorni 50 militari dell'Esercito presidiano l'area del Cara di Mineo, in provincia di Catania, e le strade del centro del paese: un controllo 24 ore su 24 per garantire una maggiore sicurezza, invocata in più occasioni dai cittadini. Recentemente, il Centro Accoglienza Richiedenti Asilo è stato teatro di scontri tra gli stranieri presenti e le forze dell’ordine.
L'impegno per l'invio dei militari era stato preso dal Governo nazionale alla fine dello scorso anno. A confermare la presenza dei militari sono stati il sindaco di Mineo e presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio dei Comuni "Calatino Terra d'Accoglienza" Anna Aloisi e il sindaco di Vizzini e presidente dell'assemblea dei sindaci del Consorzio Marco Sinatra.

Aloisi e Sinatra, assieme al prefetto Maria Guia Federico e ai sottosegretari Giuseppe Castiglione e Giuseppe Berretta, nel corso di un incontro con i giornalisti hanno anche annunciato l'imminente insediamento delle tre commissioni governative per esaminare le richieste di asilo politico. "Una delle commissioni - è stato ricordato - opererà a Siracusa, le altre due faranno base nel territorio etneo. La prima ad essere attivata, già nei prossimi giorni, sarà quella di Siracusa. Le altre due saranno avviate entro la fine del mese. L'attività delle commissioni, composte da funzionari di Prefettura, questura, Onu e Comune, consentirà di garantire almeno 30 nuove audizioni al giorno per cinque giorni a settimana, accelerando notevolmente i tempi di riconoscimento dello status di rifugiato e quindi di uscita degli ospiti dal Centro di accoglienza".

Nel corso dell'incontro sono state anche illustrate le modalità di utilizzo dei fondi del Governo, 3 milioni di euro, per l'accoglienza e l'inclusione dei migranti presenti nel territorio del Calatino Sud Simeto.
"L'obiettivo che vogliamo raggiungere con la costituzione di queste tre Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale è duplice: assicurare al meglio la sicurezza dei migranti ospitati nel Cara di Mineo ma anche garantire le popolazioni dei comuni coinvolti", ha detto il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta. "L'istituzione di questi nuovi organismi è un segnale tangibile di attenzione del Governo nei confronti sia dei migranti che dei cittadini italiani. Il mio auspicio ora è che ci sia la massima vigilanza sull'utilizzo delle risorse stanziate dal Governo, che sono limitate e frutto di grandi sacrifici e che per questo devono essere usate al meglio, con grande attenzione e parsimonia".

- Tensioni al Cara di Mineo (Guidasicilia.it, 22/10/13)

- Che non diventi un giorno di "ordinaria" guerriglia... (Guidasicilia.it, 23/10/13)

- Quando gli ultimi saranno i primi? (Guidasicilia.it, 20/12/13)

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10 febbraio 2014
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