L'estate degli italiani all'insegna del caro-pieno, che farà spendere all'incirca 30-40 € in più dell'anno scorso
I prezzi dei carburanti sono sempre in aumento e per gli italiani, sia quelli che già sono partiti per le vacanze e in questi giorni ritornano, sia per quelli che si apprestano a partire, l'estate 2006 è stata ed è ancora una volta all'insegna del caro-pieno.
Con un litro di verde salito dagli 1,220 euro al litro della fine del luglio scorso agli attuali 1,409 euro al litro, un rifornimento completo per un'auto di media-alta cilindrata costa quest'anno circa 10 euro in più rispetto ad un anno fa. Con un impatto stimabile sul budget per le vacanze che rischia di lievitare di 30-40 euro nel confronto con le vacanze 2005 se si considerano, mediamente, 3-4 pieni tra andata, ritorno e qualche giretto nelle mete vacanziere.
Se in alcuni distributori della Penisola (Isole comprese) le pompe di benzina segnano già da giorni il record storico di 1,409 euro al litro, vale a dire oltre 2.700 lire, non è difficile trovare prezzi ben più alti percorrendo lo stivale. A cominciare dalle autostrade e dalle tangenziali dove è previsto un differenziali fino a 0,008 euro in più rispetto al prezzo di vendita consigliato dalle compagnie ai propri gestori, passando per le reti viarie di alcune regioni come la Campania che da tempo hanno applicato una tassa regionale di 0,03 euro al litro. E dove, quindi, il prezzo viaggia già oltre gli 1,43 euro al litro. Prezzi sopra gli 1,42 euro sono già possibili anche nei distributori notturni dove è presente il benzinaio (+0,011 il differenziali previsto per questa tipologia).
Nonostante il governo sembra si stia interessando alla questione caro-benzina, con il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani che ha incaricato il suo consigliere Umberto Carpi di ''invitare'' i petrolieri - in una riunione al ministero svoltasi la scorsa settimana - ad adeguarsi pedissequamente alle variazioni delle quotazioni internazionali dei carburanti, i riflettori restano comunque puntati sul barile di petrolio. Il greggio, infatti, con tutto che ha avuto un lieve ripiegamento rispetto alle punte record che lo hanno visto sfiorare gli 80 dollari al barile, all'indomani dell'acuirsi della vicenda libanese, resta fortemente ancorato sopra i 70 dollari al barile.
Rimane forte l'attesa delle manovre sulle accise - previste dal disegno di legge sull'energia varato dal Governo all'inizio del suo mandato -, che non scatteranno prima del gennaio 2007.
Per gli automobilisti che si apprestano a partire per le vacanze nel primo weekend del grande esodo (il prossimo) si profila così una stangata, con prezzi in rialzo di circa il 12,5%. Vale a dire con una corsa della benzina oltre 6 volte più veloce di quella del carovita che ha visto l'inflazione fermarsi al 2,2% annuo, secondo la stima preliminare Istat a luglio.
Meno forte, anche se ugualmente sostenuto, l'aggravio per gli automobilisti diesel: il gasolio registra infatti in un anno un rincaro dell'8,5%, quasi quattro volte quello dell'inflazione, con i prezzi alla pompa passati dai 1,118 euro dell'esodo 2005 agli 1,229 di oggi. Con un rincaro quindi di circa 0,0105 euro al litro che su un pieno si traducono in circa 5-6 euro in più dell'estate 2005. E sul bilancio vacanze - sempre considerando andata-ritorno e qualche gita nelle località vacanziere - che rischia di lievitare di 15-24 euro nel confronto con un anno fa.