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L'Etna e la sua 'attività stromboliana'

Fontane di lava e cenere hanno fatto chiudere, in via precauzionale, l'aeroporto di Catania

12 maggio 2011

E' stato chiuso oggi all'alba, a scopo precauzionale, l'aeroporto Fontanarossa di Catania in seguito alla brusca accelerata, la notte scorsa, dell'attività stromboliana dell'Etna che dalle 2 alle 6 ha alimentato una nuova fase eruttiva.
Il "pit crater" che si è aperto sul fianco orientale del cono del Cratere di Sud-Est ha emesso forti boati accompagnati da fontane di lava ed emissione di cenere vulcanica che è ricaduta su Catania e sui centri abitati a sud del vulcano. Da qui la decisione di chiudere lo scalo aereo.
I fenomeni sull'Etna sono stati accompagnati da un innalzamento del tremore dei condotti vulcanici interni, che sono ora in attenuazione. La situazione è tenuta sotto stretta osservazione dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.
Nelle ultime ore, comunque, si è conclusa l'emissione di cenere. Esperti dell'Ingv catanese si stanno recando sul luogo. Un sopralluogo sarà eseguito anche in elicottero sulle zone sommitali del vulcano attivo più alto d'Europa.

L'aeroporto di Catania che, aveva reso noto l'Enac, in mattinata doveva essere riaperto parzialmente al traffico con un riavvio delle attività, rimane invece ancora chiuso, nonostante gli interventi di pulizia in corso dalle prime ore di questa mattina che avevano fatto prevedere una riapertura, sia pur parziale. Infatti, l'improvviso sollevarsi di raffiche di vento che trasporta la polvere nera, ha provocato la 'contaminazione' della pista di volo rendendo conseguentemente necessaria l'interdizione dell'infrastruttura. L'Unità di crisi composta dai vertici di Sac, Enac, Ingv, Aeronautica militare e rappresentanti delle compagnie aeree si riunirà alle 14. L'evoluzione della situazione è costantemente monitorata dall'unità di crisi.
Ulteriori informazioni sull'operatività dei voli sono fornite sul sito della società di gestione, la Sac, e verranno aggiornate a seconda dei cambiamenti della situazione (www.aeroporto.catania.it).
"Questo episodio - afferma in una nota il presidente dell'Enac, Vito Riggio - conferma l'urgenza di rendere al più presto operativo l'aeroporto di Comiso anche come alternativa a quello di Catania quando si verificano eventi come quello odierno".
Dello stesso parere il presidente della Sac Gaetano Mancini: "Anche Sac - osserva - auspica una veloce soluzione della vicenda perchè, nell'interesse del territorio, si possa avviare quanto prima il Sistema aeroportuale integrato fra Catania e Comiso".

[Informazioni tratte da AGI, Ansa, Lasiciliaweb.it]

 

 

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12 maggio 2011
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