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L'Europa è in lutto

Oggi è il giorno del silenzio e del rispetto per tutte le vittime dello tsunami del 26 dicembre

05 gennaio 2005

In Europa oggi è il giorno del silenzio e del rispetto per tutte le vittime, riconosciute e senza nome, dello tsunami che il 26 dicembre scorso a colpito il sud est asiatico.

L'Unione europea si ferma oggi a mezzogiorno per tre minuti di silenzio in segno di cordoglio e solidarietà. Un momento di raccoglimento che, con modalità diverse da paese a paese, bloccherà istituzioni, trasporti e perfino le borse.
In Italia bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici, la Camera e il Senato osserveranno tre minuti di silenzio. Tre minuti di stop per i mezzi pubblici. Si osserverà il silenzio anche negli aeroporti, si ferma anche il mondo dello spettacolo.
Massiccia l'adesione nazionale. Già subito dopo il maremoto, il presidente del Senato, Marcello Pera, aveva deciso di donare l'incasso del Concerto di Natale, consegnando 35mila euro alla Caritas. L'Associazione nazionale magistrati promuove una raccolta sul conto "Anm sottoscrizione sudest asiatico". Piena solidarietà da tutto il mondo politico.
Nella lista delle adesioni anche Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Legacoop, Confservizi.
A mezzogiorno si fermano anche l'Abi e le banche, e gli aeroporti con l'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile. L'associazione Telefono Blu, invece, invita ad esporre dai balconi un tricolore a lutto, ad inviare aiuti e, una volta passata la crisi, a viaggiare nelle zone colpite "che vivono di turismo".
In linea con quanto accadrà nel resto d'Europa, la Regione Siciliana aderisce alla giornata di lutto in memoria delle vittime del maremoto, ed in segno di lutto, in tutta la regione, verranno esposte le bandiere a mezz'asta. Alle 12, in tutti gli uffici dell'amministrazione regionale verranno osservati tre minuti di silenzio, chi lo desidera, inoltre, potrà prendere parte alla cerimonia religiosa, che si svolgerà a palazzo D'Orleans.

Nel resto d'Europa, il raccoglimento assume modalità diverse.
Le Istituzioni europee. A mezzogiorno funzionari e rappresentanti si recheranno in piazza Schuman, nel quartiere comunitario di Bruxelles, per i tre minuti di silenzio.
In Olanda e in Lussemburgo. Sono i paesi che, in quanto presidente uscente ed entrante dell'Unione europea, hanno per primi lanciato l'idea della giornata di lutto europeo. In Olanda si fermano tram, autobus e treni. L'invito è rivolto anche agli automobilisti.
In Danimarca. Fra i paesi più toccati dalla tragedia, ha osservato due minuti di silenzio il 2 gennaio. Oggi resterà chiuso per tre minuti dalle 12 il ponte Oresund, che collega Copenaghen al sud della Svezia.
In Svezia candele alle finestre, come già domenica scorsa.
In Germania la pausa sarà osservata anche nelle stazioni, comprese quelle della metropolitana.
In Gran Bretagna, la famiglia reale si unisce ai britannici per ricordare le vittime del maremoto alle 12 gmt, cioè un'ora dopo il resto d'Europa. La bandiera di Buckingham Palace e quelle di tutti gli altri edifici pubblici resteranno a mezz'asta. I principali network tv osservano i tre minuti di silenzio nel corso di un programma speciale dal titolo ''In ricordo dell'Asia''.
In Francia. Già lunedì l'Eliseo aveva osservato un minuto di silenzio, in occasione del saluto alla bandiera che dà inizio al tradizionale scambio di auguri nella sede della presidenza francese.
Bandiere a mezz'asta anche in Belgio e in Polonia.

Anche le Borse europee rimarranno in silenzio per tre minuti. Da Londra a Francoforte, da Parigi ad Amsterdam, e a Bruxelles, Lisbona, Madrid, Varsavia, Oslo e Zurigo, e anche nelle borse di Stoccolma, Helsinki, Tallin, Riga, Vilnius e Copenhagen.
A Londra il gruppo assicurativo Lloyd avrà le bandiere a mezz'asta e farà rintoccare la campana "Lutine".

In Italia le radio e le televisioni (dalla Rai, a Mediaset a La 7) hanno annunciato modifiche nel palinsesto, promuovendo servizi speciali sul terremoto e collegamenti con le piazze italiane, mentre molti spettacoli teatrali saranno rimandati in segno di rispetto per le 150 mila vittime e i 500 mila feriti dello tsunami.

Intanto il nord dell'isola indonesiana di Sumatra è stato colpito da una nuova forte scossa di terremoto. Lo hanno annunciato alcuni sismologi. Il sisma, hanno precisato all'Ufficio di Geofisica di Giakarta, è stato registrato all'1:26 (ora locale, le 19:26 di ieri ora italiana) con una magnitudo di 5,1 della scala Richter. Secondo gli esperti, queste scosse di terremoto non sono così forti da provocare altre onde anomale, ma alimentano nei sopravvissuti la psicosi di nuove ondate pericolose.

Gli aiuti da tutto il mondo non si fermano e le donazioni continuano ad arrivare in maniera continuativa. Le donazioni comprendono aiuti in denaro, che sono incoraggiati, perché più duttili da utilizzare, nonché indumenti, viveri e medicinali. L'afflusso dei fondi è particolarmente intenso su internet.
Dalla Sicilia l'acquisto di potabilizzatori e medicine da destinare alle popolazioni del Sud- Est asiatico colpite dal maremoto, è stato promosso, con i sindacati dei dipendenti regionali, dal presidente della Regione, Salvatore Cuffaro che ''ha già provveduto - ricorda il suo portavoce - a donare personalmente diecimila euro''. Il trasporto del materiale sarà fatto con un aereo della protezione civile in collaborazione con la Croce Rossa.
Il deputato regionale dei Ds Giovanni Villari ha invece proposto ''per aiutare i bambini del Sud-est asiatico che i deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana versino in favore dell'Unicef una quota straordinaria di 1000 euro da prelevarsi dall'indennità di gennaio 2005. A questa si aggiunga una quota mensile di 100 euro fino alla fine della legislatura''. Villari ha scritto al Presidente dell' Ars Guido Lo Porto affinché l'Aula sia messa a conoscenza della proposta.
L'iniziativa è stata accolta favorevolmente da Totò Cuffaro che aderirà invitando tutti i parlamentari regionali, a cominciare dai componenti della giunta.

Il primo camion di aiuti raccolti dalla Provincia Regionale di Catania, in collaborazione con il Comune di Paternò e la Misericordia, destinato alle popolazioni asiatiche, arriva oggi al porto di Catania; successivamente verrà tradotto su un container pronto a salpare per l'Asia. A dare il via alle operazioni di soccorso saranno gli assessori alla Protezione civile della Provincia, Marco Falcone, del Comune di Paternò, Rossella Puglisi, e il console siciliano dello Sri Lanka, Luca Di Mauro.
La Provincia ha anche attivato in queste ultime ore un numero verde (800-184040), al quale è possibile telefonare per inviare aiuti e avere informazioni utili. Il numero è gratuito e sarà operativo 12 ore al giorno, dalle 9 alle 21; aperto anche un numero di conto corrente sul quale sarà possibile versare somme per aiutare le popolazioni asiatiche.
Le coordinate bancarie sono le seguenti: Cin V, Abi 01020, Cab 16901, c/c 485001206, intestato a Provincia regionale di Catania-Emergenza Asia.
Il conto si trova presso il Banco di Sicilia, Agenzia 1, di piazza Nettuno, a Catania

''Un'ora di salario per i popoli colpiti dal maremoto''. L'iniziativa è dei 560 operai della Fincantieri di Palermo che così manifestano la propria solidarietà. La somma di denaro sarà versata in un conto corrente (00485042370) aperto in una filiale di Palermo del Banco di Sicilia, intestato a ''Un aiuto alle popolazioni colpite dal sisma - appello per sud-est asiatico''.
Il conto è stato aperto da alcuni consiglieri comunali e da varie associazioni umanitarie e di volontariato, tra cui Emergency, l'oratorio di Santa Chiara, Emily, Arci.

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05 gennaio 2005
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