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L'ex governo Lombardo sotto la lente della Corte dei Conti

L'ex assessore Centorrino e il dirigente Campo devono risarcire la Regione per aver finanziato alcuni progetti dell'Anfe

20 settembre 2013

I giudici della sezione d'appello della Corte dei Conti hanno condannato l'ex assessore regionale Mario Centorrino e il dirigente regionale Gesualdo Campo al risarcimento di 360 mila euro e 500 mila euro ciascuno per aver finanziato le integrazioni a tre progetti della formazione professionale dell'Anfe.
Condannati al pagamento di 74mila euro a testa anche altri due dirigenti: Maria Josè Verde e Marcello Maisano. Assolta, invece, Caterina Fiorino, difesa dall'avvocato Massimiliano Mangano, ex dirigente della Ragioneria. In primo grado era stata condannata al pagamento di 74 mila euro. I giudici hanno accolto parzialmente il ricorso dell'ex assessore, difeso dall'avvocato Gaetano Armao, che in primo grado era stato condannato a risarcire la Regione di 500mila euro.

La vicenda ruota attorno al finanziamento di un milione e 742 mila euro a titolo di integrazioni autorizzato con decreto 4478 del 30 novembre del 2010, a firma dell'ex assessore della giunta Lombardo, per l'esecuzione di tre progetti di formazione professionale denominati Sirio, Mizar e Vega gestiti dall'Anfe. "Sotto il profilo del nesso di causalità - dicono i giudici nella sentenza - appare incontestabile la riconducibilità del danno erariale da parte dell'assessore Centorrino e del dirigente generale Campo".

E' notizia di questi giorni l'indagine che la procura della Repubblica della Corte dei Conti sta svolgendo sulle nomine di dirigenti esterni fatte della giunta della Regione siciliana presieduta da Raffale Lombardo dal 2009 al 2010, nella precedente legislatura.
Nell'inchiesta sono finiti gli incarichi all'avvocato generale dell'ufficio legislativo e legale Romeo Ermenegildo Palma, al direttore per le attività produttive Nicola Vernuccio, al direttore del dipartimento dell'Energia Rossana Interlandi, al direttore dell'agenzia regionale per l'Impiego Carlo Lo Nigro, al dirigente del dipartimento della pubblica Istruzione Patrizia Monterosso, al dirigente dell'Agricoltura Salvatore Barbagallo, al dirigente del dipartimento per la Pesca Gian Maria Sparma, al dirigente dell'assessorato alla Salute Maurizio Guizzardi e al dirigente del dipartimento regionale per le attività sanitarie Mario Zappia.

Il presunto danno contestato dal procuratore della Corte dei Conti, Giuseppe Aloisio, come si legge negli inviti a comparire notificati, è di 2 milioni e 60 mila euro. A restituire la somma nelle casse della Regione è chiamata la giunta di governo composta da Raffaele Lombardo i cui assessori erano, Gaetano Armao, Giovambattista Bufardeci, Mario Centorrino, Caterina Chinnici, Michele Cimino, Giovanni Di Mauro, Luigi Gentile, Nicola Leanza, Pier Carmelo Russo, Massimo Russo, Antonino Strano, Marco Venturi e il dirigente capo di Gabinetto Antonino Scimemi.

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20 settembre 2013
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