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L'Imu è inapplicabile in Sicilia e Sardegna

"Il premier Monti fermi la tassa sulla casa nelle due regioni perché sono a Statuto speciale"

08 giugno 2012

"Monti fermi subito l'Imu in Sardegna e Sicilia. La tassa sulla casa è inapplicabile perché viola gli Statuti autonomi e lede i principi costituzionali che regolano i rapporti tra lo Stato e le Regioni Speciali. La sentenza delle scorse settimane della Corte Costituzionale è chiara ed esplicita: il federalismo municipale e nella fattispecie l'Imu non si applica alle Regioni autonome se non con la modifica dei rispettivi statuti attraverso le procedure costituzionali che regolano tali modifiche. Ulteriori violazioni statutarie e costituzionali rappresentano un vero e proprio attentato allo Statuto della Sardegna e della Sicilia".
Lo sostiene il deputato sardo del Pdl Mauro Pili che, dopo aver negato il voto al provvedimento che istituiva l'Imu, lancia una vera e propria mobilitazione regionale e nazionale.

Ieri mattina intervenendo a Montecitorio Pili ha chiesto l'immediata discussione della mozione presentata alla Camera nei giorni scorsi e sottoscritta dai deputati sardi e siciliani per chiedere l'immediata sospensione dell'Imu e la conseguente revoca per le Regioni a Statuto speciale. Insieme a Mauro Pili, che lo scorso dicembre aveva deciso di non votare il decreto sull'Imu denunciando la grave lesione dello Statuto sardo e delle sue prerogative costituzionali, hanno sottoscritto la mozione parlamentare i deputati sardi Bruno Murgia, Settimo Nizzi, Carmelo Porcu, Paolo Vella e quelli siciliani Nino Germanà, Gabriella Giammanco, Enzo Gibiino, Vincenzo Antonio Fontana, Dore Misuraca.
"La mobilitazione - ha detto Pili - sarà in ogni sede e a tutti i livelli, da quella parlamentare a quella comunale. Sono già decine i Comuni e i Consigli Provinciali dove è stata presentata analoga mozione per sostenere la sospensione dell'Imu e la sua revoca perché viola lo Statuto sardo". "All'azione istituzionale e popolare - ha annunciato Pili - faremo seguire quella nei tribunali amministrativi perché venga sollevata una questione di legittimità costituzionale. Sono numerosi i cittadini che hanno già annunciato di voler presentare ricorso al Tar impugnando le delibere dei Comuni che applicano la norma dell'Imu giudicata appunto inapplicabile nelle regioni a Statuto speciale".

E in attesa dell'udienza della Corte Costituzionale per il decreto che anticipa l'IMU, già fissata per il 6 novembre, la stessa Corte nelle scorse settimane ha decisamente bocciato l'applicazione dell'Imu nelle Regioni a Statuto Speciale. "La Corte Costituzionale - sostiene Pili - è esplicita quando sostiene la tesi che il decreto istitutivo dell'IMU non si applica alle Regioni a Statuto speciale. Con la recentissima sentenza n. 64 del 7 marzo 2012 in riferimento all'impugnativa da parte della Regione Sicilia del decreto che istituisce l'Imu l'Alta Corte ha affermato che il decreto 'si applica nei confronti delle regioni a statuto speciale' solo 'nel rispetto dei rispettivi statuti'. Ne consegue l'inapplicabilità alla Regione ricorrente dei censurati commi dell'articolo 2, in quanto 'non rispettosi' dello statuto d'autonomia". "La Corte Costituzionale nella stessa sentenza afferma che «tale conclusione è coerente con i princìpi contenuti nella legge 5 maggio 2009, n. 42 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione), la quale, essendo assunta a fondamento del decreto legislativo n. 23 del 2011, ne definisce anche i limiti di applicazione". "La stessa Corte - afferma il deputato sardo - ribadisce che una siffatta generale clausola di 'salvaguardia' delle autonomie speciali è ribadita dal richiamato articolo 27 della stessa legge di delegazione, il quale stabilisce che il concorso delle regioni a statuto speciale e delle province autonome al 'conseguimento degli obiettivi di perequazione e di solidarietà ed all'esercizio dei diritti e doveri da essi derivanti, nonché al patto di stabilità interno ed all'assolvimento degli obblighi posti dall'ordinamento comunitario', deve avvenire, appunto, nel 'rispetto degli statuti speciali' e secondo 'criteri e modalità' stabiliti da 'norme di attuazione dei rispettivi statuti, da definire, con le procedure previste dagli statuti medesimi'".

"Monti per fermare l'Imu in Sardegna e Sicilia non deve far altro - ha concluso Pili - che prendere atto di quanto deciso dalla Corte Costituzionale e da quanto ha scritto la stessa avvocatura generale dello Stato quando afferma che non ci sono norme del federalismo fiscale municipale, come l'Imu, che si possano applicare senza la modifica degli Statuti regionali autonomi".
La mozione dei parlamentari sardi e siciliani si conclude con l'impegno al governo ad assumere iniziative per escludere l'applicazione dell'Imu in quelle Regioni a statuto speciale e ad assumere le iniziative di competenza per sospendere con immediatezza l'applicazione dell'imposta municipale unica per le regioni a statuto speciale. [Adnkronos/Ign]

 

 

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08 giugno 2012
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