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L'incidente all'aeroporto di Palermo e quel radar meteo mai installato

I magistrati indagano sul "no" del Comune di Isola delle Femmine all'installazione del 'Tdwr'

30 settembre 2010

I magistrati che indagano sull'incidente aereo accaduto all'airbus 319 della Wind Jet, uscito di pista venerdì scorso nell'aeroporto di Palermo (LEGGI), tra le altre ipotesi, stanno valutando eventuali profili di responsabilità del sindaco di Isola delle Femmine, Gaspare Portobello, che da anni si oppone all'installazione, nel territorio del suo comune, del radar meteo (Tdwr) utile per la sperimentazione del sistema di rilevazione del wind shear. Il radar migliorerebbe la dotazione degli apparati di sicurezza al Falcone-Borsellino.
La questione è utile ai fini dell'inchiesta della Procura che ipotizza tra le cause dell'incidente proprio il wind shear, un'improvvisa variazione di forza e intensità del vento che avrebbe messo fuori asse il velivolo al momento dell'atterraggio.

Il Tar Sicilia, il 6 novembre 2009, ha bocciato il ricorso del Comune di Isola, rigettando la richiesta di sospensiva, affermando che il
"Tdwr rappresenta la componente fondamentale del sistema integrato per la rilevazione del wind shear sull'aeroporto di Palermo Punta Raisi, in quanto è l'unico sistema in grado di rilevare, nello spazio aereo non coperto dagli altri dispositivi, la presenza di altri fenomeni simili".
Il sindaco Portobello a commento della notizia ha detto: "Sono sereno e se i magistrati decideranno di sentirmi, sarò pronto a consegnare loro tutta la documentazione sulla vicenda relativa al radar che vorrebbero installare a Isola delle Femmine".

L'inchiesta
, che resta, comunque a carico di ignoti e ipotizza il reato di disastro colposo, sta vagliando anche altre due possibili piste: l'errore umano del pilota e la cattiva illuminazione dei corridoi che delimitano la pista di atterraggio che avrebbe potuto indurre in errore il comandante. Diversi testimoni si sono recati spontaneamente dai pm per riferire di stressanti condizioni di lavoro a cui sarebbero sottoposti gli equipaggi e i piloti. La Procura, che ha delegato l'interrogatorio del comandante dell'airbus 319 alla Polaria - l'uomo è ancora sotto choc e ha 30 giorni di prognosi - indagherà anche sulle qualifiche professionali e sull'addestramento dei piloti e degli equipaggi della low cost.

Intanto, dal 18 ottobre entrerà in funzione all'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo il nuovo Ils (Instrument landing system) mobile, che è andato distrutto nell'incidente del 24 settembre scorso. Una riunione operativa si è tenuta ieri a Roma tra il presidente dell'Enac, Vito Riggio e i vertici di Enav e Gesap, la società che gestisce i servizi aeroportuali. L'Ils provvisorio, spiega l'Enav, garantisce la stessa operatività dell'Ils definitivo, che sarà in funzione a fine anno.
Riggio ha affrontato anche la questione del radar meteo (Tdwr) che dal 2004 si attende che venga installato nel territorio del comune di Isola delle Femmine. Riggio ha chiesto un parere urgente all'Istituto Superiore della Sanità. Una volta acquisito il parere, Riggio comunicherà al presidente della Regione siciliana l'avvio dei lavori di installazione dell'apparato, già acquisito da parte dell'Enav, sul sito della Marina militare individuato come area ideale per questo sistema.

Dall'altra parte, il nodo di Rete Lilliput di Isola delle Femmine esprime soddisfazione per la presentazione delle conclusioni della "Commissione sulla installazione del sistema radar denominato Antenna Wind Shear" nominata dal Governatore Raffele Lombardo e presieduta dall'On. Pino Apprendi (Pd), che dopo accurate consultazioni ed approfondite valutazioni, dopo 4 mesi, renderà finalmente pubbliche le proprie risultanze, purtroppo successivamente all'incidente di venerdì scorso, ed alla vigilia del rimpasto del governo regionale.
Rete Lilliput si attende serena e fiduciosa che la Commissione dell'Ars abbia saputo contemperare le esigenze della sicurezza del volo con le legittime esigenze di tutela della salute della popolazione di Isola delle Femmine, che non vuole essere investita da onde elettromagnetiche superiori ai limiti di legge (come si evince a pag. 29 del "Rapporto Tecnico" sulla realizzazione radar, la dove si dichiara che "entro il cono di onde verranno superati i limiti imposti dal DM 381/98).
Secondo Rete Lilliput la Commissione avrà certamente saputo individuare una localizzazione che consenta il monitoraggio di tutte le piste dell'aeroporto di Palermo, cosa non possibile dal sito attualmente prescelto. Rete Lilliput, infine, ha espresso la propria sentita vicinanza alle vittime dell'incidente le quali lamentano, in aggiunta, macroscopiche inefficienze del soccorso.

E i risultati della commissione sono stati illustrati oggi dal presidente Pino Apprendi. Il sistema radar è stato elaborato dall’Enav per fronteggiare il fenomeno dell’improvvisa variazione del vento tipica dell’aeroporto di Palermo. Per il progetto l’Enav ha stanziato 11 mln di euro su un totale di 28 milioni di euro previsti per gli scali dove il fenomeno del wind shear è più frequente. “L’Arpa consiglia di scegliere un sito alternativo per istallare l’antenna - ha detto il Presidente della Commissione Apprendi - quello individuato non è ottimale, parte dell’aeroporto e delle piste di atterraggio resterebbero scoperte”.
Secondo il parere dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente i valori del campo magnetico generato dal sistema radar, pur rispettando i limiti previsti dal decreto emanato nel 2003 dalla presidenza del consiglio dei ministri, non rappresentano un parametro certo. Per le emissioni dei campi elettromagnetici di impianti radar, infatti, non è stato ancora emanato il decreto attuativo, che ne stabilisce i limiti. “Senza alcun parametro di riferimento - ha spiegato l’Ing. Marco Trapanese, componente della commissione - in base al principio di precauzione occorre individuare un sito alternativo e approfondire gli aspetti di carattere sanitario che espongono la popolazione a rischio”.

“Il parere dell’Arpa ci ha dato ragione  - ha detto infine con soddisfazione il Sindaco di Isola delle Femmine, Gaspare Portobello -. Abbiamo detto no all’antenna in quel sito, perché siamo preoccupati per gli effetti sulla salute dei cittadini delle emissioni elettromagnetiche emesse dal radar. Non siamo contrari all’istallazione dell’antenna nel comune - ha concluso il sindaco - ma bisogna individuare un’area lontana dal centro abitato".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, LiveSicilia.it, Rete Lilliput Isola delle Femmine]

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30 settembre 2010
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