Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

L'incontro con l'ex leader di Autonomia Operaia, Oreste Scalzone, all'Università di Palermo è finito in rissa

19 aprile 2007

Un incontro nato all'insegna delle polemiche e finito peggio, con scontri, feriti, auto danneggiate e identificazioni.
Un incontro organizzato dal Collettivo universitario autonomo della facoltà di Lettere dell'Università di Palermo con l'ex leader di Autonomia Operaia, Oreste Scalzone, nell'ambito del ciclo di seminari ''Il filo rosso della rivolta''.
Già nei giorni scorsi l'annunciata visita di Scalzone, da poco rientrato in Italia da Parigi, dove si rifugiò alla fine degli anni Settanta per sfuggire alla condanna per associazione sovversiva, banda armata e rapina, era stata costellata da una serie di polemiche. Il preside della facoltà di Lettere dell'ateneo palermitano, Giovanni Ruffino, aveva infatti vietato l'incontro. O meglio, aveva rimarcato che tutte le aule erano occupate, che non c'erano spazi disponibili, che le lezioni non potevano essere interrotte, e che quindi Scalzone poteva sì entrare in facoltà, ma senza entrare nelle aule. Una modalità percepita dagli organizzatori in maniera polemiche, ma che poi hanno deciso di svolgere comunque la manifestazione. In uno spazio comune (l'ampio atrio della facoltà) con poche decine di sedie pronte ad accogliere il pubblico, circa 200 persone.

Nel pomeriggio di ieri, mentre era appena cominciata la conferenza di Scalzone che aveva ringraziato i giovani del collettivo autonomo e poco prima aveva detto ai giornalisti d'aver scelto la latitanza ''perché non crede in questo ordine costituito e in questo ordine sociale'', il capogruppo di Alleanza nazionale all'Ars, Salvino Caputo, insieme al collega di partito Nino Triolo, hanno tentanto di entrare nel luogo dell'incontro per (hanno detto loro)assistere alla conferenza, ma sono stati bloccati da un gruppo di autonomi. Sono volate parole grosse e poi anche calci e pugni. Per gli studenti quella degli esponenti di An è stata una provocazione. Un ragazzo ha anche tirato fuori una catena colpendo persone che accompagnavano il deputato regionale.
Davanti alla facoltà è arrivato anche un drappello di studenti di Azione universitaria e di Forza Nuova, i volti coperti da caschi, in mano uno striscione con su scritto ''Fuori i terroristi dall'università''.
Sono quindi intervenuti gli agenti della Digos che hanno portato via l'esponente di An.

Quando sono scoppiati gli scontri, lo stesso Scalzone è intervenuto. A difesa dei ragazzi del Collettivo ha detto: ''Lodo i compagni che hanno impedito l'accesso alla facoltà. Hanno fatto bene a reagire alla provocazione, anche se adesso è necessario continuare il lavoro che abbiamo iniziato''. E infatti, tafferugli a parte, il seminario è continuato.

Dopo gli scontri fisici la polemica, ovviamente, si è spostata sul piano politico. Il coordinatore regionale di An, Pippo Scalia ha sollecitato le dimissioni del rettore Giuseppe Silvestri.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

19 aprile 2007
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia