L'incontro tra Vito Ciancimino e Licio Gelli
Le ultime ''rivelazioni'' di Massimo Ciancimino sui rapporti tra suo padre e il fondatore della P2
"L'estate delle stragi, mio padre incontrò a Cortina Licio Gelli. I magistrati hanno trovato anche i riscontri". E' l'ultima "rivelazione" di Massimo Ciancimino, , figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito, rilasciata ai microfoni di Radio 24.
"Nel '92, c'erano dei progetti politici di nuovi partiti, credo - ha detto Ciancimino jr - che si siano confrontati su questo. Ma c'è un'inchiesta in merito".
Condannato in primo grado per il riciclaggio del tesoro del padre, Massimo Ciancimino, collabora con alcune procure su nuove inchieste, a cominciare dalla trattativa tra Stato e mafia.
"Non ho nulla da rimangiarmi su Nicola Mancino (vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, che all'epoca delle stragi era ministro dell'Interno, ndr), che mi ha querelato. Quando si voleva aprire un canale per la trattativa, era stato fatto il nome suo e di un altro ministro. Che poi mio padre - sono le parole di Ciancimino - non trovò in Mancino l'interlocutore che voleva..., infatti sono venuti fuori anche altri nomi, oggetto d'indagine".
Nell'intervista a Radio 24, Ciancimino jr ha parlato anche delle visite di Bernardo Provenzano nella loro casa a Roma, della "necessità del padre di oliare i meccanismi con soldi ai politici, per i suoi affari sul gas", dell'ultimo messaggio dal carcere di Riina e di alcuni personaggi coinvolti nelle indagini su via D'Amelio. "Franco-Carlo, uomo delle istituzioni, intensificò le sue presenze da noi - ha detto Massimo Ciancimino - nell'estate delle stragi. Mi sembra che si fosse salutato anche con l'uomo dal viso deformato (LEGGI), che frequentava casa mia anche per altre ragioni".
La versione integrale dell'intervista a Massimo Ciancimino andrà in onda domani, domenica 27 settembre alle 19.30, nella rubrica "Storiacce" di Raffaella Calandra. E sul sito di Radio24.
[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it]