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L'indesiderato Beppe Grillo

Il comico-blogger non molla: ''Domani cercherò di prendere la tessera del Pd nel mio Paese''

15 luglio 2009

"Domani andrò a Nervi, dove sono residente, e cercherò di prendere la tessera lì dove sono residente. Allora spero che la Vincenzi, che è la sindaco, non mi tolga la residenza da Genova, sennò per iscrivermi a 'sto ca... di partito devo diventare un apolide!".
Dal suo blog Beppe Grillo torna a far sentire la sua voce per protestare contro il rifiuto del Pd di farlo iscrivere ad Arzachena (in Sardegna, ndr), dove il comico genovese è in vacanza, e ribadire che ci riprova.
"Io vi do appuntamento al 25 ottobre. Ci sarò. Sotto forma fisica o di ologramma. Magari al congresso del Partito democratico io apparirò in tridimensione mentre parla Bersani. O sarò in rete, in videoconferenza", dice ancora Grillo.
Il comico ligure non risparmia critiche al Pd: "Dunque il Partito democratico è completamente alla frutta. Non si sa più cosa sia - scrive nel blog -. Fassino dice che il Partito democratico non è un taxi. Bersani dice che il Partito democratico non è un autobus e la Melandri dice che il Partito democratico non è un tram. L'unica cosa certa che sappiamo del Partito democratico è che non è un veicolo a motore". E ancora: "Il Partito democratico non è un partito politico, è un Partito burocratico. Non hanno un programma. Io ho visto quelli che si stanno candidando. Come si fa a votare Franceschini. Chi è Franceschini? Un programma? Non ce l'hanno. L'unico che ha un programma di questi candidati alla segreteria, sono io, che sono un comico. E' fantastico".

Grillo se la prende con i dirigenti del Pd: "Hanno paura che questa gente che è lì come Fassino, da venticinque anni, e la moglie, da trent'anni, cosa avrà mai fatto la signora Serafini per trent'anni mantenuta con gli stipendi pubblici, D'Alema, Violante, non li voterebbero neanche i loro parenti. E lo sanno. Sanno che se apriranno i loro loft dove si riuniscono a parlare del nulla sono rovinati. Ecco perché vogliono chiudersi e vivere dentro una cartellina per potersi archiviare serenamente per altri vent'anni. Questo non ve lo permetteremo più".
L'unica lode è per Debora Serracchiani: "Io voglio parlare ai giovani del Partito democratico, che vogliono cambiare. Per esempio Debora Serracchiani, la mia unica interlocutrice. Si è permessa di condividere alcune nostre idee sul suo blog ed è stata subito tacitata. Ma è l'unica mia interlocutrice perché è l'unica che è stata eletta, a differenza di questi qui, di queste mummie che dovrebbero andare a provare una esperienza straordinaria: andare fuori e cercare di lavorare e sopravvivere come milioni di italiani".

E "l'unica eletta" risponde a Grillo. "Caro Beppe, tu sai che lo statuto del Partito Democratico non ti permette di candidarti. Io mi permetto solo di dirti che quando si entra in un partito, 'prendere la tessera' significa condividere ideologie, valori, storie, emozioni di quel partito, amarne il simbolo, la bandiera e il progetto. Tu sei pronto a farlo?. Immagino che mi perdonerai se continuo ad appoggiare Franceschini… Continuo a pensare che sia la scelta giusta. Qualcuno mi chiede come faccio a stare con quelli che appoggiano Franceschini. Non capisco perché non si chiedano come fanno loro a stare con me. Franceschini saprà scegliere quale soluzione dare ai temi che ci vedono in conflitto".
Quanto al 'caso' Grillo, Serracchiani pur ribadendo che lo Statuto del Pd non permette al comico di candidarsi alla segreteria, si dice anche convinta che, se aderisce alla idee del Pd, può essere benvenuto il suo contributo: "Tu Beppe, insieme alla tua candidatura, chiedi di occuparci di temi importanti e su questi sono felice di collaborare con te. Ne aggiungerei però altri, partendo da quello del lavoro, specie quello dei giovani".
 
Di segno opposto la reazione del candidato segretario Pierluigi Bersani. "E' ora di finirla di pensare che noi siamo un luogo per tutte le scorribande. Non si entra da noi per insultarci dopo di che siamo il partito più aperto del mondo, l'unico in questo Paese in cui si discute ed è molto curioso che si venga a dare lezioni di democrazia nell'unico partito in cui si discute. Si vada a bussare alla porta degli altri partiti se li trovano". Secondo Bersani "uno che presenta liste contro un altro partito dopo un mese non può presentarsi e dire mi iscrivo e faccio il segretario di quel partito". "Questa mi sembra una cosa normale, non una chiusura alla società civile" conclude Bersani che esprime anche un auspicio: "Vorrei un partito che rispettasse tutti, però che si facesse anche rispettare". Insomma "ci sono delle regole, per fortuna almeno quelle ce le abbiamo. Il capo di un movimento politico avverso a noi mi pare che non abbia titolo, però c'è la commissione di garanzia che ci guarderà".

Ieri sera è infine arrivata la posizione ufficiale del Pd attraverso la commissione nazionale di Garanzia che ha confermato all'unanimità, dopo una riunione che "non è possibile la registrazione di Beppe Grillo nell'anagrafe del Pd, poiché egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al Pd". La delibera, si legge in una nota dell'ufficio stampa dei Democratici, verrà resa nota sul sito nei prossimi giorni.

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15 luglio 2009
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