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L'indignazione dei genitori della piccola Denise Pipitone, scomparsa il primo settembre 2004 da Mazara del Vallo

21 aprile 2006

''Indagini a buon punto'' ha assicurato il procuratore Antonino Silvio Sciuto che nei giorni scorsi è tornato a parlare della piccola Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004.
Il Procuratore della Repubblica di Marsala ha riferito ai giornalisti che nel registro degli indagati sarebbero state iscritte alcune persone. La pista seguita: sempre il rapimento per vendetta.
Il filone maggiormente battuto rimane, infatti questo, anche se ad oggi ha portato solo a vedere indagata, a piede libero, la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi.
È l'unica pista che consente di mantenere viva la speranza che la bambina sia ancora in vita, ha detto Sciuto. Se si pensa alla pedofilia, realtà a Mazara drammaticamente presente e per la quale gli inquirenti si interessarono nella prima fase di indagine, lo scenario cambia notevolmente e in peggio. ''Oggi - ha detto il procuratore - siamo a buon punto, stiamo facendo dei riscontri, siamo in fase di rielaborazione degli elementi raccolti''
''La bambina viva o morta, comunque credo che non sia molto lontana - ha aggiunto Sciuto -. Io sono fiducioso e la nostra speranza è che sia viva. Anche perché, ai rapitori la piccola serviva viva. I vari avvistamenti lontano da Mazara del Vallo non ci devono illudere''.

Per quanto riguarda le segnalazioni che vorrebbero Denise lontano dal comune in provincia di Trapani, l'ultima riguarda la cosiddetta pista tedesca, dopo la segnalazione di una turista tornata dall'Italia nella sua città, Monaco, e da dove ha fatto sapere di avere visto quella bambina del quale ricordava il volto per averlo visto stampato in diverse locandine durante il soggiorno in Italia. ''La pista tedesca - ha concluso Sciuto - è una delle tante che abbiamo già percorso, adesso siamo in fase di rielaborazione dei dati raccolti nel corso delle indagini''.

Queste ultime esternazioni rilasciate alla stampa dal procuratore Antonino Silvio Sciuto, hanno però  lasciato parecchio ''perplessi'' Antonino Pipitone e Piera Maggio, i genitori della piccola Denise. In realtà è l'indignazione il sentimento che emerge tra le righe di un comunicato diffuso alla stampa dalla coppia a due giorni dalle avventate affermazioni del magistrato.
Non è la prima volta che Sciuto si sbilancia in affermazioni regolarmente smentite dagli avvenimenti e dall'inconcludenza dell'inchiesta che coordina.
''Da circa 19 mesi - si sono lamentati i coniugi Pipitone - assistiamo al continuo e ciclico ripetersi di affermazioni da parte del capo della procura non sostenute da fatti. I risultati dell'indagine, se risultati vi sono o vi saranno, in ogni caso non legittimano la continua e ripetuta divulgazione di valutazioni personali, che anche a volerle considerare fondate su elementi di indagine, comunque non sono utili e rispettose del lavoro di sensibilizzazione che la famiglia Pipitone ha fatto e continua a fare, per tenere alta l'attenzione sul caso del sequestro della piccola Denise''.

''In ogni caso - ricordano ancora nella nota diffusa alla stampa i genitori di Denise - dinanzi all'assenza di risultati di indagine definitivi a un anno e 7 mesi dal sequestro, e alla totale mancanza di riscontri che possano circoscrivere un'area geografica ove ricercare la piccola Denise, fa da contraltare la sensibilizzazione a livello mondiale che è stata fatta dalla famiglia, con l'appoggio delle istituzioni, per la ricerca di Denise''.
''Certi e convinti del fatto che Denise è sicuramente viva - concludono Antonino Pipitone e Piera Maggio - ci si augura, al di là delle parole, che vi sia in tempi brevi una reale e concreta soluzione della vicenda''.

Intanto il volto di Denise raggiungerà anche gli schermi belgi grazie all'attività dei giornalisti freelance. Il video verrà trasmesso con la collaborazione della polizia belga e di ''Child Focus'' e sarà mandato in onda come reportage.

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21 aprile 2006
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