L'indimenticabile ''uomo volante'', Angelo D'Arrigo, incoronato a Barcellona come leggenda dello sport mondiale
Angelo D'Arrigo - il deltaplanista dei record, morto il 26 marzo scorso precipitando con un ultraleggero pilotato da un generale dell'aeronautica militare - non amava ricevere premi, ma ce ne erano due a cui teneva particolarmente.
Uno è il Laureus World Sport Awards, che gli è stato assegnato per la categoria 'miglior atleta di sport alternativi' e che è stato ritirato due giorni fa, nel Parc de Forum di Barcellona, dalla moglie, Laura Mancuso.
L'altro è il Gold Medal Fai (il massimo riconoscimento aeronautico a livello mondiale), che quest'anno gli era stato assegnato prima dell' incidente.
Del rapporto che Angelo D'Arrigo aveva con i riconoscimenti ne ha parlato la moglie, durante la cerimonia del Laureus World Sport Awards: ''Angelo non era una persona che amava ricevere premi. Per lui non erano un riconoscimento del suo operato. La gratificazione più grande era realizzare i suoi sogni'', ha raccontato. ''Ma c'erano due premi a cui teneva: il primo era il Laureus World Sport, perché si tratta dell'Oscar degli sportivi, il più alto riconoscimento e lui si considerava uno sportivo ed un aviatore. Poi il Gold Medal Fai che quest' anno gli era stato assegnato prima dell'incidente''.
Con la vittoria nella settima edizione del Laureus World Sport Awards, Angelo D'Arrigo, è entrato a pieno titolo a far parte delle leggende dello sport mondiale.
La candidatura di D'Arrigo era emersa dalle segnalazioni di una giuria internazionale composta da 800 giornalisti prima ancora che si venisse a sapere del tragico incidente ma Edwin Moses, presidente della Laureus Academy, non ha voluto cancellare la candidatura. E la giuria del premio internazionale, composta da 42 leggende dello sport, tra cui Alberto Tomba e Giacomo Agostini, gli ha reso omaggio assegnandogli la statuetta.
''Questo premio mi commuove - ha detto sul palco Laura Mancuso D'Arrigo, visibilmente emozionata - perché Angelo ci teneva molto. Questa serata dimostra che lo sport è uno dei motori del mondo e che può produrre tanto bene. Per questo abbiamo creato una fondazione Angelo D'Arrigo con scopi umanitari. Il nostro primo progetto riguarda aiuti ai bambini peruviani, perché Angelo, quando realizzò il record di altitudine sull'Aconcagua, aveva espresso questo desiderio. Ma poi lo allargheremo a tutti i Paesi in cui individueremo delle aree di intervento''.
Al momento della consegna del premio tutto il pubblico si è alzato in piedi ad applaudire e moltissimi erano commossi.
Oltre ad Angelo D'Arrigo anche un altro italiano ha ottenuto il prestigioso riconoscimento: il motociclista Valentino Rossi. Gli altri vincitori di questa settima edizione del Laureus World Sport Awards sono stati i tennisti svizzeri Martina Hingis e Roger Federer, la sciatrice croata Janica Kostelic, il diciannovenne tennista spagnolo Rafael Nadal, Ernst van Dyk, l'atleta disabile sudafricano che ha vinto la maratona di Boston su una sedia a rotelle, e Jürgen Griesbeck, che ha avviato in Colombia un programma di calcio da strada per salvare i ragazzi dalla droga e dalla devianza.
INFO
Fondazione Angelo D'Arrigo,
Casella postale 10395030 Pedara (CT) tel-fax 095.7805694
e-mail: info@angelodarrigo.org
www.angelodarrigo.org