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L'Influenza A fa paura, nonostante tutto

Nona vittima in Campania, 18ma in Italia. Fazio: ''Tutto sotto controllo, non esiste un 'caso Campania'''

03 novembre 2009



Nona vittima dell'influenza A in Campania, la numero 18 in Italia. Si tratta di un musicista, Fernando L., di 37 anni. Pare soffrisse di altre patologie e fosse in dialisi. E' spirato nella rianimazione dell'Ospedale di Salerno "San Giovanni Di Dio" e "Ruggi d'Aragona".
Dei diciotto morti due sono bambini, a Pompei e Bolzano. Mentre il bimbo di 10 anni morto ieri a Roma all'ospedale Villa San Pietro non aveva contratto l'influenza A: i tamponi nasali analizzati al Policlinico Gemelli per accertare la presenza del virus A/H1N1 hanno dato esito negativo. Si attendono i risultati dell'autopsia, in programma nel pomeriggio, per conoscere le cause esatte del decesso.

La ragazzina undicenne di Bolzano colpita dal virus H1N1 è spirata nel tardo pomeriggio di ieri alla clinica universitaria di Innsbruck, dopo che l'ultimo bollettino medico emesso dai sanitari parlava di situazione aggravatasi nelle ultime ore. La paziente, che prima di essere trasportata ad Innsbruck il 23 ottobre scorso, era stata curata per alcune ore all'ospedale San Maurizio di Bolzano, nel capoluogo tirolese nelle ultime ore, era stata tenuta in vita dalla speciale macchina cuore polmoni, posto che la funzionalità dei due organi appariva decisamente compromessa.
E si attendono ancora i risultati dell'autopsia compiuta su Emiliana, la ragazzina di 11 anni di Pompei, morta venerdì. I genitori della piccola avevano fatto sapere che Emiliana, prima del ricovero a Scafati e poi al 'Santobono' di Napoli non aveva patologie particolari. L'apertura di un fascicolo d'inchiesta a carico di ignoti da parte della Procura sul caso della bambina deceduta è un "atto dovuto" per "dissipare ogni dubbio'', ha chiarito il capo dell'ufficio inquirente partenopeo Giandomenico Lepore. I risultati dell'autopsia serviranno a stabilire se vi siano ipotesi di reato. Nell'ambito delle indagini, i carabinieri dei Nas sono stati incaricati di acquisire le cartelle cliniche delle persone decedute al Cotugno e al Cardarelli.
Intanto, le scuole a Pompei, ha comunicato il sindaco Claudio D'Alessio durante l'unità di crisi convocata ieri, rimarranno chiuse fino a mercoledì per tranquillizzare le famiglie.

Al Policlinico Gemelli di Roma sono sei i nuovi pazienti ricoverati per l'influenza A. Tra questi una bimba di 7-8 anni arrivata l'altro ieri con "sospetti di virus H1N1" e una donna in rianimazione. Gli altri quattro pazienti, adulti, sono ricoverati in Clinica delle malattie infettive e sono arrivati domenica, fanno sapere dal Policlinico. Al Gemelli erano ricoverati già due pazienti adulti, trattati con terapia standard, e un'altra bimba in terapia intensiva pediatrica e affetta da patologie pregresse. Ci sono poi un bimbo e una donna in isolamento, che presentano sintomi meno severi. In tutto sono dunque 11 oggi i pazienti, tra adulti e bambini, ricoverati per la nuova influenza A nell'ospedale romano.
Un'altra bimba si trova in gravi condizioni nel Lecchese. Si tratta di una piccola di tre anni colpita dal virus H1N1, hanno riferito dall'ospedale di Merate (Lecco) dove è ricoverata in terapia intensiva da venerdì scorso. "Il quadro clinico della bimba - sottolinea l'ospedale - risulta ancora severo anche se, da parte degli operatori sanitari, sussiste un prudenziale ottimismo".
E' ricoverato in condizioni gravi all'ospedale Molinette di Torino un uomo di 44 anni affetto da H1N1. Fino a qualche giorno fa in perfette condizioni di salute anche se piuttosto obeso, l'uomo era stato ricoverato sabato scorso all'ospedale di Rivoli. Poi è stato trasferito alle Molinette per l'aggravarsi della situazione. Mentre una giovane donna di 25 anni, anche lei in forte sovrappeso, è ricoverata in rianimazione al Maria Vittoria.
In Lombardia si contano tre morti che sono risultati positivi al virus A/H1N1, ma non sarebbe stata la nuova influenza a provocarne il decesso. A spiegarlo da Milano è l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani: "In regione non abbiamo nessun morto in cui la causa prioritaria del decesso è l'influenza A/H1N1". Dei tre pazienti, prosegue, "due sono morti per polmoniti ed erano stati coinfettati dalla nuova influenza, ma quest'ultima non ha avuto peso nel loro decesso". Il terzo, conclude Bresciani, "è un paziente affetto da scompenso cardiaco che ha avuto l'influenza A come sovrainfezione, ma la causa principale della morte era lo scompenso".

Il sottosegretario Fazio continua a tranquillizzare - Ieri il viceministro della Salute Ferruccio Fazio, a margine dell'incontro a Palazzo Chigi sull'emergenza A/H1N1, ha fatto il punto della situazione. "Sono 16 i morti e 30 attualmente i casi ospedalizzati", ha detto quando ancora non è stata resa nota la notizia della morte di una ragazzina di Bolzano e, ovviamente, quella annunciata questa mattina da Napoli. "Da domani, viste le esigenze della stampa, il numero delle vittime e i casi gravi saranno sul sito del ministero", ha aggiunto il viceministro precisando che non esiste nessun caso Campania. "Mi pare ingeneroso parlare di caso Campania", ha sottolineato Fazio. Quest'ultima, fa osservare, "ha decisamente più influenze di tutte le altre Regioni. Ecco, dunque, che abbiamo anche per l'influenza A un numero di casi molto più alto, ciononostante l'incidenza in questa Regione resta di 0,1 per mille: siamo 20 volte sotto i numeri della stagionale". Tuttavia, "l'assessore alla sanità campano mi ha chiesto aiuto, e noi stiamo pensando a un esperto da inviare lì. Anch'io credo di andare presto in visita".
Fazio ha poi informato che il picco della nuova influenza nel nostro Paese, stando alle previsioni, "dovrebbe esserci entro i primi dell'anno nuovo", tra dicembre e gennaio.

Intanto, la campagna vaccinazione entra nel vivo. Il punto delle vaccinazioni si farà, ha anticipato il ministro, "giovedì 5 novembre in sede di Stato-Regioni". Finora alle Regioni sono arrivate "un milione di dosi". Queste saliranno a "due milioni alla fine della prossima settimana, e a sei milioni alla fine del mese di novembre. Ci auguriamo di arrivare a 10-11 milioni di dosi entro fine anno". Si valutano anche vaccini extra per l'Aquila. "Il sindaco dell'Aquila mi ha chiamato - ha riferito Fazio -. Se c'è il problema delle tendopoli manderemo delle dosi extra di vaccini".
Secondo il ministro, le donne in gravidanza sono tra le categorie più a rischio: sono "quattro volte più in pericolo di ospedalizzazione". Da qui l'appello alla future mamme di vaccinarsi il più presto possibile.
Dopo aver vaccinato le categorie più a rischio, bimbi malati compresi, sarà la volta, per l'immunizzazione, "dei più piccoli, a partire dagli asilo nido e dai bambini in comunità. Via via, in base alla disponibilità di dosi, si procederà per fasce d'età, e non perché i bambini sono più a rischio, ma perché fungono da moltiplicatore del virus A/H1N1". Fazio si è augurato, quindi, "entro fine anno, verosimilmente entro dicembre, di vaccinarli".
Per tutti vale il consiglio, ha sottolineato il viceministro, di "non intasare i Pronto soccorso in caso di sintomi" influenzali, temendo di essere colpiti dal virus A/H1N1. "Siamo in pandemia", ha detto Fazio, precisando tuttavia che quella che sta spaventando l'intero pianeta "è un'influenza con sintomatologia lieve". Agli italiani la raccomandazione di non perdere la calma, "se si avvertono i sintomi - ha ribadito - occorre rivolgersi al proprio medico di famiglia, anche telefonicamente se non reperibile, ma senza intasare gli ospedali e i Pronto soccorso" della Penisola.
Parlando infine della mortalità in Italia rispetto ad altri Paesi, Fazio ha cercato di rassicurare tutti. La mortalità italiana legata alla nuova influenza "è dimezzata rispetto a quella del resto d'Europa". Numeri alla mano, il viceministro sottolinea che in Italia la mortalità è pari a "0,028 per 100 mila abitanti, mentre in Europa si attesta a 0,062 per 100 mila abitanti". E ha precisato che "in Francia le vittime sono state 44, 137 in Inghilterra, 67 in Spagna. In tutto, in Europa, ci sono state 317 morti su 500 milioni di abitanti".

Da Nord a Sud è boom di assenze a scuola - Boom di assenze nelle scuole italiane. Da Nord a Sud gli istituti registrano bruschi cali delle presenze, che in Campania raggiungono cifre record, cinque volte maggiori rispetto alla media di questo periodo. Ma anche a Milano si segna un raddoppio del fenomeno negli ultimi sette giorni: da una media di 19.200 'defezioni' a settimana tra gli alunni di materne, elementari e medie a ben 34mila, quasi due volte tanto.
"I bambini restano a casa per vari motivi, dal raffreddore alle sindromi influenzali, e dunque non possiamo dire con certezza quanti siano affetti da H1N1. Ma si presume che in molti casi ci sia lo 'zampino' del patogeno", ha riferito all'Adnkronos Salute Michele Carruba, docente di farmacologia all'università Statale di Milano, direttore del Centro studi e ricerche sull'obesità e presidente di Milano Ristorazione Spa, che gestisce la ristorazione scolastica del capoluogo lombardo.
Ma la situazione è più pesante in Campania, soprattutto a Napoli, dove negli ultimi giorni nove persone, tra cui una bambina, sono morte dopo essere state contagiate dall'H1N1. "Nelle ultime due settimane si sono registrate circa 50mila assenze, per lo più nelle scuole primarie e soprattutto nel capoluogo campano. Cinque volte tanto il normale numero di assenze nello stesso periodo. Un dato che ha presumibilmente a che fare con la paura di contrarre la nuova influenza". Questo ha riferito all'Adnkronos Salute Alberto Bottino, direttore generale dell'Ufficio scolastico della Campania, che ha precisato: "E' un timore esagerato, dal momento che a fronte di queste assenze solo 62 alunni in regione, dall'inizio di questa emergenza pandemica, hanno contratto il virus H1N1". Nelle 1.354 scuole campane si contano circa un milione di alunni, di cui 300 mila nelle classi primarie. "Mediamente - ha spiegato il direttore dell'Ufficio scolastico - in 15 giorni si arrivano a registrare circa 10mila assenze. Il fatto che questo dato sia negli ultimi giorni quintuplicato è presumibilmente da imputare ai continui allarmi lanciati dai media riguardo questa pandemia. Credo - conclude Bottino - che questa paura generalizzata non sia giustificata".

Allarme per gli anziani: ora la polmonite fa più paura - Ogni anno 6 mila italiani muoiono di polmonite, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità. Ma la paura è che "proprio quest'anno, con l'aumento dei casi di influenza" dovuto alla pandemia da virus A/H1N1, "gli anziani verranno maggiormente colpiti dalla malattia". A lanciare l'allarme è Federanziani, in occasione della Giornata mondiale della polmonite che si è celebrata ieri. L'associazione invita le Istituzioni a ricorrere alla vaccinazione anti-pneumococco "massicciamente", per scongiurare un'impennata di decessi.
"In Italia - ricorda Federanziani in una nota - secondo i dati delle schede di dimissione ospedaliera pubblicati sul sito del ministero della Salute, nel 2007 ci sono stati circa 120 mila ricoveri per polmonite. Ma a questo dato andrebbero aggiunti tutti i casi di polmonite per cui non è stato disposto il ricovero, di cui ad oggi non esiste alcuna stima nazionale. E quest'anno i timori legati all'infezione aumentano. La polmonite, infatti, in molti casi insorge proprio come complicanza dell'influenza".
Anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano, sottolinea come "tra tutti i casi di polmonite ben il 70% sia costituito da polmoniti secondarie, cioè da infiammazioni che insorgono come conseguenza di un'altra infezione". In particolare, "nell'ambito delle polmoniti secondarie nel 95% dei casi il responsabile dell'infezione primaria è un batterio: lo pneumococco".

Niente allarmismi in Sicilia - Dall'inizio della diffusione dell'influenza A, in Sicilia sono state ricoverate 149 persone, di cui 107 sono risultate positive al virus H1N1 con un solo caso di decesso a Messina. Sono, invece, ancora da accertare i dieci nuovi casi di ricovero a Palermo, di cui due all'ospedale Buccheri La Ferla.
Secondo i dati forniti dal dipartimento delle Attività sanitarie dell'osservatorio epidemiologico dell'assessorato regionale alla Sanità, dal 28 luglio al 18 ottobre "sono stati registrati in media - dicono - 20 casi alla settimana con il più alto picco di ricoveri nel periodo compreso tra il 28 settembre e il 4 ottobre con 53 ricoveri". Per l'osservatorio epidemiologico, diretto dalla dottoressa Antonella Bullara "si tratta di cifre che non devono creare allarmismi perchè riflettono la normale diffusione progressiva del virus in tutta l'Italia".
A sorvegliare l'andamento del virus c'è un team di 61 medici 'sentinella' che segnalano i casi più gravi al Centro Superiore della Sanità che analizza settimanalmente i dati di tutte le regioni: in questo modo viene continuamente aggiornato il dato sui ricoveri e sui decessi.
Intanto da ieri ha preso il via una rete virologica composta da nove medici di base, uno per ogni provincia e tre pediatri che sottoporranno al tampone tutti i pazienti che si presenteranno nei loro ambulatori con i sintomi dell'influenza. Da ieri, in linea con le direttive del Ministero della Salute, possono vaccinarsi anche le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza e i bambini con patologie croniche di tipo cardiaco, respiratorio, epatico e con il diabete.
A Catania sarà possibile immunizzarsi dal virus H1N1 a partire da domani, mercoledì 4 novembre,  nei centri di vaccinazione anti influenzali del capoluogo etneo. Circa 20 mila fiale sono già state stoccate nell'ospedale Cannizzaro e oggi saranno trasferite nei centri di vaccinazione. Sempre oggi si terrà una riunione operativa che sarà propedeutica all'avvio della campagna pubblica di vaccinazione contro l'influenza A.
L'Asp 6 di Palermo ha comunicato ieri che "sono in distribuzione in tutti i centri di vaccinazione dell'Azienda di Palermo i vaccini antinfluenzali, stagionale e pandemico". Secondo le direttive ministeriali, saranno immunizzati "dopo il personale sanitario e socio sanitario le donne in gravidanza, bambini e ragazzi di età tra i 6 mesi e i 17 anni, i bambini, tra i 6 e i 2 anni, nati prematuramente e gli adulti di età inferiore a 65 anni".
I soggetti a rischio dovranno esibire una documentazione comprovante la presenza delle patologie croniche a carico dell'apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, diabete e altre malattie metaboliche, neoplasie e stati di carenza immunitaria. È possibile consultare l'elenco dei centri di vaccinazione aziendali al sito: www.ausl6palermo.org e http://epidemiologia.ausl6palermo.org.
È inoltre disponibile il vaccino antipneumococcico, da praticarsi, contemporaneamente alla vaccinazione antinfluenzale, ai sessantacinquenni e ai soggetti a rischio.
Comunque, ieri, contrariamente a quanto comunicato dall'Asp 6 di Palermo, nei 14 centri di vaccinazione palermitani non era ancora possibile immunizzarsi contro il virus H1N1.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Adnkronos Salute, La Siciliaweb.it]

- Farmaci e vecchi rimedi, le regole per i bambini di M. Pappagallo (Corriere.it)

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03 novembre 2009
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