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L'Informazione teutonica ritorna ad attaccare il sistema turistico del Bel Paese

Dopo i rimproveri del ''Bild'', arrivano quelli del più autorevole ''Frankfurter Allgemeine Zeitung''

11 agosto 2005

Prima c'è stato l'aspro rimprovero del quotidiano bavarese ''Das Bild'', che a fine luglio aveva titolato in prima pagina: ''Gli italiani ci rovinano le vacanze perché è tutto verboten!'' (vietato) (leggi). Ora ci si mette anche l'autorevole ''Frankfurter Allgemeine Zeitung'' (Faz) che bacchetta il sistema turistico del Bel Paese, definendolo vecchio, non competitivo con le nazioni emergenti e non è capace di proporre nuove soluzioni a una domanda che è mutata rispetto ai decenni trascorsi.
Insomma, sembra che rivedere l'Italia e la Germania beate compagne come nel quadro di Friedrich Overbeck, diventi sempre più complicato.

La Faz, giornale liberal-conservatore, con un articolo molto più ponderato e argomentato di quello apparso a luglio sul popolare ''Bild'', intitolato ''Gli autoinganni dell'Italia'', dà in sostanza ragione ai colleghi di Monaco: l'Italia continua a cullarsi sugli allori delle sue bellezze naturali e artistiche, ma non fa sforzi particolari sul piano delle infrastrutture per attirare la clientela, specialmente quella tedesca. Nell'articolo il giornle sostiene che ''l'Italia sta perdendo colpi sul mercato del turismo e sembra che nemmeno se ne accorga''. Inoltre la Faz contesta la tesi, sostenuta in Italia, secondo cui la riduzione del numero dei tedeschi che varcano la frontiera con l'Italia per venire in vacanza sarebbe da attribuirsi alla crisi economica interna della Germania.
''Gli italiani attribuiscono alla cattiva congiuntura tedesca il forte calo del numero dei pernottamenti dei turisti tedeschi negli ultimi anni, ma non tengono conto del mutamento di struttura'', scrive la Faz. ''Le inchieste condotte in Germania mettono in evidenza che il numero dei viaggi all'estero dei turisti tedeschi continua ad aumentare, anche se leggermente, mentre l'Italia perde quote di mercato nei confronti di Turchia, Spagna e di Oltreoceano. L'interesse dei tedeschi per una vacanza balneare rimane immutato, ma è collegato al desiderio di una combinazione variegata fatta di spiaggia, offerte culturali e sportive''.
Il giornale scrive inoltre, con una punta di cattiveri, che ''le molte vedute da cartolina illustrata, siano quelle di Venezia, Firenze, Capri o Positano, sembrano costituire per quasi tutti gli italiani un motivo scontato per attrarre folle di turisti dall'estero''.

Uno dei punti deboli del sistema turistico nostrano viene individuato dal giornale tedesco nel fatto che ''a fianco delle cartoline illustrate ci sono fin troppo spesso gli aspetti brutti dell'Italia, fatti di periferie grigie e caotiche, di insediamenti turistici disordinati o di abusivismo lungo le coste deturpate''.
La conclusione del Frankfurter Allgemeine Zeitung è che ''se nelle vicinanze di famosi luoghi di interesse turistico ci sono troppo pochi alberghi attraenti, che invitino a un soggiorno prolungato, anche i tesori culturali non offrono una garanzia di benessere''.

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11 agosto 2005
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