Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

L'ingerenza clericale. Secondo il 53% degli italiani la Chiesa dovrebbe intervenire meno sulla politica

24 gennaio 2007

Dopo la prolusione del Cardinal Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), che ha aperto il consiglio permanente dei vescovi italiani, presentazione nella quale il cardinale ha espresso approfonditamente i suoi ''punti di vista politici'', il gruppo Swg ha presentato i dati di una sua rilevazione su come la pensano gli italiani riguardo gli ''interventi politici'' del Clero.
Ebbene, di certo i risultati non faranno piacere al card. Ruini, infatti il 53% dei cattolici italiani intervistati da Swg, ha definito gli interventi delle autorità ecclesiastiche nel dibattito politico - e in particolare quelli di alcuni Cardinali -, ''non corretti''.
Per il 47% dei cattolici intervistati, invece, gli interventi su alcune leggi o determinati orientamenti politici è da definirsi ''corretto''.

Se si va a scomporre il dato, non è corretto per il 71% dei cattolici elettori del centrosinistra, scende al 39% per i cattolici dello schieramento avverso, il centrodestra.
Tutto ciò emerge dal sondaggio, che Swg ha realizzato per i ''Cristiano sociali'', nel periodo 19-24 settembre 2006, attraverso un'indagine telefonica su un campione di 850 soggetti cattolici maggiorenni residenti in Italia.
Il sondaggio, ha spiegato Maurizio Pessato, amministratore delegato Swg, mostra come i cattolici italiani di oggi siano ''fortemente autonomi'' rispetto alle gerarchie ecclesiastiche e alle indicazioni della Chiesa. Ciò vuol dire, ha proseguito Pessato, ''che oggi i cattolici delegano sempre meno ai partiti e pretendono, invece, di essere più attivi e partecipi''. Ne consegue che ''la Chiesa rischia se si pone in modo, per così dire 'troppo secolare', e cioè troppo di parte ed entra in 'un gioco' che non viene molto apprezzato''.
Analizzando i dati del sondaggio, infatti, emerge che il 66% dei cattolici praticanti (cioè quelli che vanno a messa almeno una volta a settimana) si ritengono ''molto o abbastanza'' interessati alla politica, mentre scende notevolmente la percentuale di fronte al dato della fiducia nei partiti: solo il 26% dei cattolici praticanti si fida ''molto o abbastanza'' dei partiti, a fronte del 55% che se ne fida ''poco'' e del 19% che non se ne fida affatto.

E questi cattolici di centrosinistra, credenti ma che tengono alla laicità e all'autonomia della politica promuovono una legge che riconosca legalmente le coppie di fatto eterosessuali e una che, a determinate condizioni, consenta l'eutanasia. Infine dicono sì alla legge del '78 sull'aborto.
Sono divisi, invece, sulla legge 40 sulla fecondazione assistita, che viene condivisa ''soltanto su alcuni punti''.
Eutanasia - Il 35% del totale dei cattolici (praticanti e saltuari) intervistati è a favore di una legge sull'eutanasia, mentre il 40% è a favore ma ''dipende dalle condizioni'', e solo il 25% si dice contrario. Per il 31% dei cattolici praticanti la risposta è ''sì'' ad una legge sull'eutanasia, mentre il 42% dei cattolici praticanti intervistati è a favore di una legge ma ''dipende dalle condizioni'', a fronte del 27% che è nettamente contrario.
Pacs - E' netta la distinzione tra coppie eterosessuali e coppie omosessuali. Il 57% del totale dei cattolici intervistati si dice a favore di un riconoscimento legislativo delle coppie di fatto. Mentre, nel caso di coppie gay, il 45% è nettamente contrario. Nello scomponimento dei dati, si evidenzia che il 53% dei cattolici praticanti è a favore di una legge per le coppie di fatto eterosessuali, percentuale che sale al 61% nei praticanti saltuari.
Fecondazione assistita - Il 50% del totale dei cattolici intervistati è d'accordo soltanto con alcuni punti della legge, mentre quelli pienamente d'accordo con tutti i punti della legge 40 sono il 5%.

Infine, analizzando il dato relativo al peso della componente cattolica-praticante all'interno dei singoli partiti, emerge che è del 48% nell'Udeur,del 45% in Forza Italia, del 46% nel Nuovo Psi-Dc. Quanto al dato relativo all'Ulivo, il peso è del 36%, dato che risulta più elevato rispetto alla scomposizione dei voti di Ds e Margherita da soli. Per concludere, il dato sul Partito democratico evidenzia che il 42% dei cattolici praticanti è favorevole alla sua nascita, mentre il 26% è contrario.

- ''Libera Chiesa...'' (Guidasicilia.it)

- Prolusione del Cardinale Presidente Camillo Ruini (Corriere.it)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

24 gennaio 2007
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia