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L'Inps avverte: "Finiti i soldi per la cig in deroga"

Dalla Regione Sicilia niente fondi per gli ammortizzatori sociali. I sindacati sono pronti per scendere in piazza

30 gennaio 2015

La direzione regionale dell'Inps ha comunicato che "dal momento che la Regione siciliana ha raggiunto il limite delle risorse finanziarie assegnatele, non può, in assenza delle necessarie risorse, procedere a ulteriori autorizzazioni, né ai pagamenti degli ammortizzatori sociali in deroga già concessi, con i decreti adottati dalla stessa Regione siciliana oltre la disponibilità finanziaria assegnata".
La Regione ha comunicato che l'8 gennaio scorso ha emesso il decreto di trasferimento, in favore del Ministero del lavoro, di 15 milioni di euro per il pagamento degli ammortizzatori in deroga, "ma tale somma - ha spiegato l'Inps - non risulta ad oggi accreditata nelle casse dell'Istituto".

Si precisa, infine, che "salvo contrario avviso dell'amministrazione regionale, una volta accreditate, le risorse saranno utilizzate per il pagamento delle prestazioni precedentemente autorizzate dall'Inps".
Secondo i dati della Regione, nel 2014 i cassaintegrati che beneficiano degli ammortizzatori sociali in deroga (cig e mobilità) sono 23.270; i decreti emessi sono 5.973 (ogni decreto può interessare più persone), per un valore di 235 milioni 235 mila euro.
La Cgil ha spiegato che finora sono stati liquidati ammortizzatori in deroga per circa 100 milioni di euro.

Intanto, la Cgil, insieme alla Cisl e la Uil, hanno annunciato una serie di manifestazioni nei luoghi di lavoro della Regione, con "iniziative eclatanti da parte dei dirigenti sindacali".
Una grande manifestazione regionale è prevista per il 27 febbraio, mentre è stato proclamato lo sciopero generale per il 20 marzo.
Nel mirino delle sigle sindacali le norme contenute nella finanziaria: prepensionamenti, tagli al salario accessorio, riduzione dell'organico, blocco dei contratti e del turn over. "Il pubblico impiego è sotto attacco", hanno detto Michele Palazzotto e Enzo Abbinanti (Fp Cgil), Luigi Caracausi e Paolo Montera (Cisl Fp), Gianni Borrelli e Luca Crimi (Uil Fpl - pubblico impiego). "Tutti i tentativi di confronto con il governo regionale sono falliti miseramente e dei piani dell'esecutivo previsti in finanziaria e che colpiscono la categoria, abbiamo saputo solo dalla stampa".

Nessuna risposta è poi arrivata alla piattaforma proposta dalle organizzazioni e che prevedeva tra l'altro la fine dello spoil system sfrenato "che - dicono - invece in Finanziaria viene amplificato, riordino della dirigenza, stop al ricorso degli esterni, definizione chiara delle dotazioni organiche". "Sarà un inverno caldissimo. Siamo pronti a bloccare gli uffici. Basta con le chiacchiere - aggiungono - Servono azioni determinate e determinanti. Negli ultimi due anni il governo Crocetta ha pensato solo a cambiare assessori e dirigenti bloccando la macchina regionale e lo sviluppo dell'Isola. La spending review non può essere caricata sulle spalle dei lavoratori lasciando intatti privilegi e sprechi e, anzi, trasformando gli uffici di gabinetto in veri e propri dipartimenti".

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30 gennaio 2015
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