L'interno del Cpt di Lampedusa non sarà più un mistero. Porte aperte e trasparenza per i giornalisti e per i media

Per la prima volta, ieri mattina, i cancelli del Centro di permanenza temporanea di Lampedusa si sono aperti ufficialmente ai cronisti e ai media.
E' stata, infatti, la prima visita autorizzata dal ministero dell'Interno al centro verso il quale affluiscono gli immigrati clandestini provenienti dall'Africa che sbarcano lungo coste siciliane. Alla visita hanno preso parte il sottosegretario all'Interno Marcella Lucidi, il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, la portavoce dell'Unhcr, Laura Boldrini e il capo del Dipartimento immigrazione e libertà civili, prefetto Mario Morcone.

Il 3 maggio scorso il ministro dell'Interno Giuliano Amato, onde evitare discriminazioni tra le singole testate, ha chiesto all'Ordine dei giornalisti di collaborare a organizzare una prima visita per il 16 maggio a Lampedusa, nel centro che in questi anni è diventato un po' il simbolo in Italia dei Cpt. I cronisti e tutti i presenti hanno inoltre avuto la possibilità  di visitare anche il nuovo Centro, attualmente in fase di costruzione.
Attualmente il vecchio Cpt, creato nel 1998, ospita una novantina di immigrati, tra cui 5 donne eritree. Erano 570 tre giorni fa, in seguito agli sbarchi dell'ultima settimana, e 150 l'altro ieri. Il Cpt di Lampedusa, dal 2002, ha ospitato circa 74mila immigrati. Circa 20mila sono quelli transitati in questo Cpt nel 2005 e 21mila nel 2006.

I visitatori hanno potuto subito constatare che sulla recinzione che circonda il vecchio Cpt di, non c'è più il filo spinato. Questo è stato tolto subito dopo l'emanazione della direttiva del ministro dell'Interno, il 24 aprile scorso, che invitava i prefetti ad assumere nuovi criteri per l'accesso ai Centri garantendo la più ampia trasparenza e conoscenza dell'attività e dei servizi resi agli ospiti. Direttiva che ha reso possibile ieri la visita dei circa trenta giornalisti.
Il vecchio Cpt di Lampedusa si sviluppa su un'area di circa 4000 metri quadri e ospita ad oggi uomini, donne e minori. La capacità recettiva è di 190 posti, anche se, spiegano gli operatori, si è arrivati a ospitare anche 600 clandestini.

Nel corso della visita di ieri, il sottosegretario all'Interno Marcella Lucidi, ha reso noto i dati degli sbarchi dall'inizio dell'anno a pochi giorni fa, che risultano leggermente in calo rispetto a quelli dello stesso periodo dell'anno scorso. I migranti sbarcati tra la Sicilia, la Sardegna e la Calabria, risultano essere stati dall'inizio di quest'anno 3.149 immigrati, mentre nello stesso periodo del 2006 solo in Sicilia erano già arrivati 3.790 clandestini. Il sottosegretario ha anche fornito i dati relativi alle espulsioni degli ultimi anni: nel 2006 è stato effettivamente rimpatriato il 57,23% delle persone transitate nei centri di accoglienza. Un dato inferiore a quello del 2005 - quando furono rimpatriati il 69% (il 33% dei quali romeni) di quelli transitati - ma in linea con il 2004 e il 2003, quando rispettivamente rientrarono nei propri Paesi il 54,29% e il 50,65%.