L'intesa...
Incontro tra Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè: il quarto rimpasto in giunta sempre più vicino
Ieri pomeriggio il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha incontrato a palazzo d'Orleans il sottosegretario Gianfranco Miccichè per fare il punto sulle trattative in vista della definizione della prossima giunta che il governatore si appresterebbe a formare.
Sarebbe questo il quarto rimpasto da quando Lombardo si è insediato nell'aprile del 2008. La giunta in carica è stata formata il 28 dicembre 2009 ed è sostenuta dal Mpa e Pdl-Sicilia con l'appoggio esterno del Pd "per varare le riforme".
Lombardo nei prossimi giorni incontrerà separatamene anche i deputati Dore Misuraca del Pdl Sicilia e Pippo Scalia dell'area finiana del Pdl.
"Bisogna dar vita a un governo di legislatura", ha affermato il presidente della Regione al termine dell'incontro con Miccichè. "È stata una lunga e amichevole chiacchierata nel corso della quale abbiamo analizzato la situazione e soprattutto i precedenti, importanti, di questi due anni - ha scritto poi il governatore nel suo blog - Conveniamo sulla necessità che bisogna dar vita a un governo di legislatura con le persone di buona volontà che sposino questa impostazione autonoma e autonomista del nostro governo e che si organizzino per stare insieme anche nel momento elettorale". "Definiremo a breve, insieme agli altri partner di questa operazione, l'agenda programmatica - ha detto Lombardo - e il presupposto politico che ci portino al rilancio dell'attività di governo e dell'attività legislativa". Lombardo incontrerà anche il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo. "Faremo il punto complessivo della situazione durante un incontro che, mi auguro, - ha affermato infine Lombardo - veda la pertecipazione di chi ci sta".
Da parte sua Gianfranco Miccichè, ha deciso di aprire all'Udc in vista delle 'trattative per il Lombardo quater'. Ma a una condizione: purché sia ''un patto di funzionamento''. Dal suo blog il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha spiegato: "Ci va benissimo la proposta di un patto di legislatura (avanzata dal governatore siciliano, ndr), purché non sia fine a se stessa". "E' evidente - ha poi sottolineato - che un'alleanza anomala ha senso solo se raggiunge obiettivi importanti e oggi come oggi quello che noi chiediamo è un vero e proprio patto di funzionamento, cioè di ripartenza della macchina amministrativa regionale e di ripresa della stagione delle riforme". Il sottosegretario, sentito anche l'onorevole Pippo Scalia, ha annunciato, infine, "nessuna preclusione all'allargamento della maggioranza all'Udc, purchè, ribadiamo, sia un patto di funzionamento".
[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Adnkronos/Ing]