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L'Iran continua a sfidare l'Onu. Comincia il programma di arricchimento dell'uranio ''su scala industriale''

23 aprile 2007

Secondo l'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, in Iran è stato dato il via al funzionamento di più di 1.300 centrifughe nel nuovo sito aperto sottoterra a Natanz.
L'Iran ha dunque effettivamente iniziato a ''muovere'' l'arricchimento dell'uranio. La constatazione degli ispettori dell'Aiea ha sottolineato inoltre i significativi progressi tecnici del programma nucleare registrati nelle ultime settimane, nello stesso periodo in cui il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad annunciava l'inizio del programma di arricchimento dell'uranio ''su scala industriale''.

Il New York Times nei giorni scorsi ha reso note le conclusioni di una lettera inviata dal vice direttore generale dell'agenzia di Vienna e responsabile delle verifiche, Olli Heinonen, a Teheran. La lettera, secondo quanto ha dichiarato a New York, Gordon Johndroe, il portavoce del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ''dimostra che il governo iraniano continua a sfidare la comunità internazionale e che impedisce le richieste di controlli dell'Aiea. Anche se il governo iraniano considera tutto questo come un progresso, per gli iraniani purtroppo è un passo indietro. Sembra proprio che l'Iran vada incontro ad altre sanzioni''.
Nella lettera inviata al rappresentante iraniano all'Aiea, l'ambasciatore Ali Asghar Soltanieh, si precisa che gli ispettori che hanno visitato il sito domenica e lunedì scorsi hanno constatato la ''messa in funzione'' di centrifughe montate in otto configurazioni a cascata (ogni cascata è composta da 164 centrifughe). Le macchine sono state alimentate con una ''quantità'' di UF6, l'uranio trattato in forma gassosa che viene poi purificato dall'attività dei rotori.
Secondo quanto ha appreso l'agenzia Adnkronos, l'Aiea ha denunciato inoltre la mancata autorizzazione a condurre verifiche al sito di Arak, dove è in costruzione un reattore sperimentale ad acqua pesante (in grado cioè di produrre plutonio da estrarre dalle barre di combustibile usato).

Il ministro degli Esteri iraniano, Manucher Mottaki, è tornato a chiedere la ripresa dei negoziati sul nucleare. ''I Paesi occidentali hanno realizzato che l'Iran non rinuncerà al suo diritto a perseguire tecnologia nucleare civile. Anche le minacce per costringerci a rinunciarvi sono state annullate dalla resistenza della nazione e da una diplomazia attiva'', ha dichiarato il capo della diplomazia di Teheran, in visita ufficiale a Caracas, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna. ''Diversi esponenti dei governi occidentali hanno capito che l'Iran non sospenderà il programma di arricchimento dell'uranio e quindi auspichiamo di poter tornare al tavolo dei negoziati per colloqui seri e costruttivi'', ha aggiunto.

- L'impero, il Grande Medio Oriente, l'Iran e il nucleare (Megachip)

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23 aprile 2007
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