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L'Iran ha incrementato l'attività di arricchimento dell'uranio. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu verso nuove sanzioni

28 maggio 2007

E' di qualche giorno fa la denuncia del direttore dell'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), Mohamed ElBaradei, sull'incremento delle attività di arricchimento dell'uranio da parte di Teheran, alla quale si era chiesto con ben tre risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di sospendere del tutto il programma nucleare.
La repubblica islamica il 24 marzo scorso aveva avuto 60 giorni per bloccare il suo controverso programma ma secondo Vienna al momento ha in funzione, nell'impianto di Natanz, 1.312 centifrughe a cascata per arricchire l'esafluoruro di uranio (Uf6). A basse concentrazioni l'Uf6 è usato come combustibile atomico mentre arricchito all'80/90 per cento può essere usato come materiale fissile per realizzare ordigni atomici.
Con questa ennesima denuncia dell'Aiea si da via libera all'adozione di nuove sanzioni contro Teheran.

Forte dell'ok datogli dal Congresso al rifinanziamento rifinanziamento per le guerre in Iraq e in Afghanistan (senza tra l'altro essere stati posti limiti di tempo al ritiro delle truppe), il presidente degli Usa, George W. Bush è tornato a chiedere a gran voce sanzioni più dure contro l'Iran. ''Secondo me abbiamo bisogno di rafforzare le sanzioni'', ha detto Bush la scorsa settimana durante una conferenza stampa. ''Ho parlato con Condoleezza Rice - ha aggiunto - e abbiamo deciso di lavorare con i nostri partner europei per mettere a punto ulteriori sanzioni. Ovviamente ne parlerò con il presidente russo Vladimir Putin e con quello cinese Hu Jintao. La prima cosa che questi leader dovranno capire è che un Iran con un'arma atomica in pugno sarebbe un fattore di incredibile destabilizzazione per il mondo. E' nel loro interesse lavorare in collaborazione per continuare a isolare quel regime''.

Dall'Iran, che proprio oggi si incontrerà con gli Stati Uniti in uno storico incontro bilaterale sulla sicurezza in Iraq, il presidente Mahmoud Ahmadinejad, ha chiaramente affermato che la Repubblica islamica non farà nessun passo indietro sulle attività nucleari. ''Tutte le potenze del mondo sappiano che la nazione iraniana ha deciso di proseguire il suo cammino lucente e onorevole di progresso e sviluppo'', ha detto Ahmadinejad, secondo quanto riferito dall'agenzia Irna. ''Gli iraniani - ha aggiunto Ahmadinejad - chiedono logica e negoziati. Niente di più del rispetto dei loro diritti legittimi'' e ''non permetteranno a nessuno di violarli'', ha precisato.
Il presidente iraniano ha poi accusato l'Occidente di cercare di fermare il programma nucleare iraniano per minare la sua influenza sul mondo e ha assicurato che non si lascerà vincere dalla pressione.

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28 maggio 2007
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