L'irrinunciabile pranzo della domenica
Un vero e proprio rito per otto milioni di famiglie italiane che dura nonostante la crisi
Il pranzo della domenica non passa mai di moda: è un rito ancora attuale per otto milioni di famiglie italiane. Lo ha rivelato a sorpresa uno studio dell'Accademia Italiana della Cucina, condotto su un campione di 1834 famiglie italiane.
In pratica tutte le domenica nel 52% delle case ci si ritrova per rispettare la tradizione. "Si usa soprattutto al Sud - dice il presidente del Centro Studi dell'Accademia, Paolo Petroni - dove viene celebrato dal 62% degli intervistati, ma resiste anche al Nord con un 45%. Nasce dal piacere di stare insieme e così spesso, insieme a papà e mamma, c'è anche lo zio e la nonna". Solo il 5% non lo fa mai e, spiega Petroni, "è perché è rimasto solo o abita in un'altra città".
Stessa tradizione stesso menu. Antipasto di salumi misto con crostini di carne, pasta - lasagne e tortellini -, arrosto e patate, torta e caffé. Tovaglia del giorno di festa e prelibatezze, preparate in casa: l'85% degli italiani dichiara di aver abolito i "piatti pronti almeno in questa occasione".
"In un'epoca, caratterizzata dall'omologazione alimentare - dice il presidente dell'Accademia Italiana della Cucina, Prof. Giovanni Ballarini - e dalla destrutturazione dei pasti il pranzo della domenica rappresenta il baluardo più autentico contro i fast food e il rito attraverso il quale recuperare l'antica tradizione del desco familiare".
La cucina poi resta sempre 'il regno della donna' anche se due uomini su dieci dichiarano di aver aiutato le loro consorti nella preparazione del pranzo della domenica. Pentole e fornelli non interessano invece le nuove generazioni che partecipano al pranzo, ma preferiscono sedersi a tavola, aspettando che mamma e papà preparino per loro. [Adnkronos/Ign]