L'Isola abusiva
Sos abusivismo edilizio in Sicilia: nel 2012 tremila nuovi casi
Sono oltre tremila i nuovi casi di abusivismo edilizio scoperti nel 2012 in Sicilia, per l'80% in zone soggette a rischio sismico e idrogeologico, con un totale di 605.000 metri cubi fuori legge. Di questi, mezzo milione si trovano in aree a rischio sismico e 348.000 ricadono in aree a rischio idrogeologico.
È la fotografia scattata da un Rapporto degli uffici dell'Assessorato regionale al Territorio e ambiente su dati del Siab, il sistema informativo sull'abusivismo, che censisce le opere realizzate in assenza o in difformità dalla concessione edilizia.
Dal dossier emerge un quadro sconfortante sulle ordinanze di demolizione: su circa 3.100 abusi edilizi accertati nel 2012, per circa 1.200 è stato disposto l'abbattimento, ma solo in 98 casi è stato portato a termine.
I dati per il 2012 sono ancora parziali perché circa un terzo delle amministrazioni comunali non ha ancora trasmesso tutta la documentazione. Si ripete, comunque, la tendenza del 2011 quando i casi di abusivismo erano stati circa 4.000 per un totale di 856.000 metri cubi.
Il rapporto evidenzia che la causa principale per cui i Comuni non procedono alle demolizioni si lega agli alti costi delle operazioni, ma non chiarisce perché non si proceda all'acquisizione del bene al demanio pubblico, come previsto dalla legge. È risultato che in alcune occasioni i Comuni, afferma il direttore generale del dipartimento Urbanistica della Regione, Gaetano Gullo, "dopo aver emesso l'ordinanza di demolizione non hanno controllato e non hanno proceduto all'acquisizione dell'immobile, e questo è un abuso. Lo scorso anno è accaduto solo 7 volte, un numero veramente esiguo".
Per dare "un segnale di cambiamento, un segno di svolta", come dice l'assessore regionale Mariella Lo Bello, gli uffici hanno emanato una circolare rivolta a tutti i Comuni inadempienti avvertendoli che se entro 4 mesi non porteranno a termine l'iter di tutte le procedure di demolizioni e di acquisizioni territoriali, saranno denunciati i responsabili degli uffici. Per gli episodi più gravi, la Regione potrebbe avviare le procedure di commissariamento.
"Questo dossier - sottolinea Lo Bello - è il primo vero rapporto sull'abusivismo edilizio nella Regione, un segnale di cambiamento come dimostrato dall'abbattimento dell'ecomostro di Scala dei Turchi. Non bisogna fermarsi - conclude l'assessore - e questa circolare va in questa direzione obbligando le amministrazioni a non commettere più quel reato di omissione che ha distrutto la nostra Isola".
"Capitale" dell'abusivismo è Catania - Quasi 4mila abusi scoperti nel 2011 e poco più di 3mila nel 2012. E ancora: secondo l'ultimo dato disponibile, quello del 2011, le pratiche di sanatoria sono 758.856. La "capitale" dell'abusivismo è Catania, con oltre mille abusi per 250mila metri cubi, seguita da Palermo (541 nel 2012 e 692 nel 2011), Trapani (529 nel 2012 e 501 nel 2011), e Messina (494 nel 2012 e 612 nel 2011).
Ci sono ben 35mila edifici costruiti entro i 150 metri di distanza dalla costa, in violazione delle norme. Poche finora le demolizioni: appena 98 nel 2012, a fronte di oltre 1.200ordinanze di abbattimento.
Interessante, come emerge dal Rapporto regionale, è il caso di un Comune dell' Agrigentino che, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e della Difesa, sta perfezionando una convenzione per avviare le procedure per accedere alle risorse finanziarie necessarie per le demolizioni di 181 immobili e per il trasporto a discarica degli inerti che ammonta a circa 7 milioni di euro.
Dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente, oltre alla circolare indirizzata a tutti i Comuni siciliani, è previsto anche il commissariamento per i Comuni che non rispettano le norme sulla tutela dell'ambiente. In 186 Comuni siciliani su 390 (47,6% del totale) presi in esame dal Rapporto si evidenzia una volumetria abusiva complessiva di 500.752,01 metri cubi, di cui 348.531,03 mc per quanto riguarda la cubatura realizzata nelle aree sottoposte a vincolo sismico e per 75.072,58 a vincolo idrogeologico. Seguono 32.673,95 metri cubi realizzata nella fascia dei 150metri dalla battigia e nella zona di limitazione dell'edificabilità costiera, 14.389,55 nelle aree di interesse ambientale e Sic e Zps, 9.429,71 nelle aree di interesse archeologico e sottoposte a vincolo archeologico.