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La Sicilia spende troppo per alcuni farmaci: con circa 680 milioni di euro sono stati sforati i budget

24 aprile 2013

La Sicilia spende troppo per alcuni farmaci rispetto alla media nazionale, così il governo Crocetta ha provato a mettere un po’ d'ordine, imponendo alle aziende sanitarie più controlli sulle prescrizioni con l'obiettivo di contenere i costi e rispettare i tetti di budget.
Nel mirino dell'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, sono finiti i medicinali per la cura del diabete, gli antibatterici per uso sistemico, le sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina e quelle modificatrici dei lipidi, i farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa, per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie e gli inibitori della pompa acida.
Il governo ha 'scoperto' gli sforamenti "da un’analisi effettuata attraverso i dati disponibili nel sistema tessera sanitaria". Dal rapporto Osmed relativo al periodo gennaio-settembre 2012, emerge che la Sicilia ha registrato la spesa farmaceutica convenzionata di classe A più elevata, nel periodo in questione, "con prescrizioni di medicinali maggiori rispetto alla media nazionale".  Per le sette tipologie di farmaci, la spesa è stata di circa 680 milioni di euro.

Con un decreto, pubblicato da pochi giorni nella Gazzetta ufficiale della Regione, l'assessore Borsellino individua "specifici obiettivi per il triennio 2013-2015, sia in ambito regionale che a livello di ciascuna Asp, in termini di spesa per ciascuna delle categorie" di farmaci. Già quest'anno l'obiettivo dell'assessorato è di ridurre la spesa di 54 milioni di euro, portandola a un totale di 622 mln. Ma da qui al 2015 il taglio deve essere pari ad almeno 134 mln, con un costo, per le sette tipologie di farmaci, calcolato in 542 milioni di euro. I tetti di spesa sono indicati in alcune tabelle allegate al decreto.

Le Asp devono attivare procedure sui controlli, come una verifica mensile dei parametri di spesa e la redazione di un report da trasmettere ai medici prescrittori sulle categorie di farmaci con l'eventuale scostamento dei consumi rispetto ai parametri cui devono attenersi le Asp che poi dovranno trasmettere all'assessorato una specifica relazione. "Le disposizioni - si legge nel decreto - integrano gli obiettivi assegnati ai direttori generali e saranno oggetto di specifico monitoraggio periodico le cui risultanze saranno funzionali alla valutazione della loro attività". [Informazioni tratte da ANSA, GdS.it]

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24 aprile 2013
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