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L'isola di Mozia e i siti fenicio-punici del Mediterraneo candidati a far parte della World Heritage List

12 ottobre 2007

Ampie intese tra l'assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione, Lino Leanza, il presidente della Provincia regionale di Trapani, Antonio D'Alì, il sindaco di Marsala, Lorenzo Carini, il soprintendente di Trapani, Giuseppe Gini, e il presidente della Fondazione Whitaker, Angelo Falzea, sulla proposta di iscrizione dell'isola di Mozia nella World Heritage List dell'Unesco, quale bene dell'Umanità.

Redatta durante l'incontro di ieri mattina, la delibera del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Whitaker, ente proprietario dell'isola, contiene le dichiarazioni di ogni soggetto coinvolto e sarà consegnata dal soprintendente Gini al Ministero ai Beni e alle Attività Culturali, da dove finirà sul tavolo della Commissione Unesco. La proposta, infatti, è frutto di un lungo lavoro diplomatico, che punta alla valorizzazione dei siti siciliani, portato avanti dall'assessore Leanza e dal MIBAC.
L'isola di Mozia e gli altri siti fenicio-punici del Mediterraneo - dalla Tunisia alla Sardegna - faranno parte di un unicum storico-artistico di grande importanza, un patrimonio inestimabile che ha la sua punta di diamante nell'isolotto di Mozia, dove continui scavi hanno portato alla luce resti del mondo fenicio in un contesto come quello lagunare dello Stagnone di Marsala, particolare anche dal punto di vista ambientale: una unicità che rappresenta una condizione essenziale per fregiarsi del titolo di patrimonio dell'Umanità.

''E' fondamentale - ha spiegato Leanza - dare ai siti Unesco la valenza di sistema, solo così si raggiungerà quel valore aggiunto di crescita culturale dell'intera regione. Non ci interessa avere semplicemente le medagliette dell'Unesco, vogliamo che certi prestigiosi riconoscimenti diventino economia per i territori sui quali i siti insistono. Una collaborazione fra istituzioni, l'elaborazione di un piano di gestione, come richiesto dall'Unesco, e una programmazione culturale da sviluppare nei prossimi mesi, sono i passaggi fondamentali per raggiungere un obiettivo che deve tradursi in una crescita della Sicilia nel contesto nazionale e internazionale''.

Assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione

Foto: Gustavo Calazans (www.flickr.com)

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12 ottobre 2007
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