L'Isola di Salina, nell'arcipelago delle Eolie, ospita la IV edizione del 'SalinaDocFest'
L'isola di Salina, nelle Eolie, ancora protagonista del 'cinema di realtà'. Prenderà il via domani, mercoledì 15 settembre, il SalinaDocFest 2010, la cui giuria è composta da Valerio Mastandrea, Benni Atria e Silvana Silvestri. La rassegna presenterà il meglio dei documentari italiani.
Dopo un omaggio alle Eolie, firmato Paolo e Vittorio Taviani, con un super8 del 1974, i 'Radiodervish' in concerto accoglieranno con la loro world music mediterranea il pubblico dell'isola, accompagnati dalla proiezione del videoclip diretto dal regista Pippo Mezzapesa sull'ultimo concerto del duo a Gerusalemme.
Giovanna Taviani, direttore artistico del concorso nazionale dedicato a 'Il mio paese: l'identità', ha selezionato un gruppo di registi giovani che però si sono fatti già notare negli ultimi anni. 'Non c'è piu' una majorette a Villalba' di Giuliano Ricci e 'Max' di Luca Scivoletto raccontano diversamente la crisi di identità e l'identità ritrovata, per vie traverse, nella provincia italiana. 'Soltanto il mare' di Dagmawi Yimer (vincitore del premio Tasca d'Almerita a Salina nel 2008), Giulio Cederna, Fabrizio Baracco e 'Alisya nel paese delle meraviglie' di Simone Amendola, parlano del problema dell'immigrazione in Italia: il primo raccontando il ritorno di Dagmawi (ex profugo) a Lampedusa, il secondo affrontando il problema dell'inserimento dei figli di immigrati nati in Italia nel tessuto sociale della periferia romana. 'Folder' di Cosimo Terlizzi è un film apertamente autobiografico, in cui il regista si interroga sulla propria identità personale e omosessuale, partendo dall'esperienza traumatica del suicidio di un'amica. Sempre sul versante filosofico-esistenziale si colloca 'In Purgatorio' di Giovanni Cioni, che parla dell'assoluto e indefinibile tema della vita e della morte: un'indagine antropologica su Napoli e sul rapporto magico che la gente ha con questa città, metafora del Purgatorio stesso. [Adnkronos/Ing]