Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

L'Istat: l'economia italiana nel 2005 non è cresciuta. E' la certificazione delle previsioni del governo

01 marzo 2006

E' la certificazione di una dato atteso: l'economia italiana nel 2005 non è cresciuta. Secondo l'Istat il Prodotto interno lordo (Pil) italiano nello scorso anno è rimasto fermo, in decelerazione rispetto all'aumento dell'1,1% del 2004.  Sempre secondo l'Istituto centrale di statistica, l'indebitamento netto della pubblica amministrazione, cioè il deficit calcolato in rapporto al Pil, è aumentato per l'Italia nel 2005 arrivando al 4,1%. Il dato migliora leggermente le stima del governo che prevedeva un deficit al 4,3%.  L'avanzo primario si è ridotto allo 0,5% del Pil dall'1,3% dell'anno precedente.

Questi dati, insomma, confermano le ultime stime ufficiali del governo. Una frenata che ha avuto pesanti ripercussioni sull'occupazione portando, sempre secondo l'Istat, alla perdita di circa 102.000 unità di lavoro, ovvero di posti a tempo pieno.
Secondo i dati comunicati dall'istituto, l'occupazione - espressa in termini di unità di lavoro al netto della cassa integrazione - ha segnato un calo dello 0,4% e si è così attestata a 24.192.200 unità di lavoro. La maggior parte dell'occupazione è nei servizi, a quota 16.117.700 unità, in crescita rispetto all'anno precedente.

''L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil nel 2005 - segnala l'Istat nel suo bollettino - è risultato pari al 4,1% rispetto al 3,4% dell'anno precedente. In valore assoluto è aumentato di 10.265 milioni di euro, attestandosi sul livello di 57.917 milioni. Il saldo primario è risultato positivo e pari allo 0,5% del Pil. Tale risultato conferma la tendenza alla diminuzione del saldo primario in rapporto al Pil (passato dal 3,2% nel 2001, al 2,7% nel 2002, all'1,7% nel 2003, all'1,3 nel 2004)''.
''Nel 2005 - certifica ancora l'Istat - anche il risparmio delle amministrazioni pubbliche (saldo delle partite corrente) è pari ad un valore negativo stimato di 6.831 milioni di euro, contro il valore negativo di 4.879 milioni di euro del 2004. L'aumento dell'indebitamento netto del 2005 è stato determinato da un aumento differenziato tra uscite ed entrate, pari rispettivamente al 3,1% per le prime e dell'1,7% per le seconde. Le uscite di parte corrente hanno registrato un tasso di crescita più contenuto, pari al 3%, influenzato dalla riduzione degli interessi passivi che continuano a presentare un trend decrescente. In rapporto al Pil le uscite correnti risultano pari al 44,5%, contro il 44,1% dell'anno precedente''.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

01 marzo 2006
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia