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L'Italia invita l'Unione Europa a partecipare alla lotta per l'abolizione la pena di morte a livello internazionale

14 aprile 2007

E' un invito al senso di umanità, civiltà e giustizia quello che arriva all'Unione Europea da parte dell'Italia. Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, infatti, presenterà al Consiglio degli Affari Generali dell'Unione Europea del prossimo 23 aprile la proposta italiana per l'abolizione della pena di morte e per l'applicazione di una moratoria universale, che dovrà essere poi presentata all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Al termine della riunione del Consiglio dei ministri di ieri, il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta, ha annunciato l'iniziativa sottolineando come sia il segno del ''massimo impegno che il Paese mette in questa battaglia di civiltà''. ''Ci auguriamo che il consenso a livello dei nostri partner della Ue sia un consenso larghissimo e possibilmente unanime'', ha aggiunto.

Un impegno che il governo italiano porta avanti dopo che la condanna a morte di Saddam Hussein aveva riacceso il dibattito sul tema.
Tra i maggiori sostenitori dell'abolizione della pena capitale c'è il leader dei Radicali Marco Pannella, che la scorsa domenica di Pasqua ha organizzato una manifestazione a Roma per sostenere la moratoria e che a fine dicembre si era sottoposto a uno sciopero della fame e della sete per spingere l'esecutivo ad impegnarsi a livello internazionale sul tema.
All'inizio di gennaio il presidente del Consiglio Romano Prodi si era impegnato ad avviare le procedure formali perché l'Assemblea generale dell'Onu mettesse all'ordine del giorno la questione della moratoria universale.
A metà gennaio il ministro della Giustizia Clemente Mastella aveva proposto la moratoria ai ministri della Giustizia europei e il 23 febbraio Massimo D'Alema ne aveva parlato con il presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, Haya Rashed Al-Khalifa, che aveva promesso di appoggiare l'iniziativa italiana.

Il premier Romano Prodi ha ribadito il proprio personale impegno anche in occasione della marcia di Pasqua, quando ha detto di voler portare la questione davanti all'assemblea generale dell'Onu prima della scadenza della sessione, cioè entro maggio. ''Ho promesso e confermo l'impegno mio personale e del governo per spingere affinché questa moratoria sulla pena di morte venga attuata'', aveva detto. ''Sono tanti anni che questo problema viene proposto e non siamo ancora arrivati ad una conclusione. E' l'ora di spingere'' aveva ricordato ancora il premier.
Il consenso a questa iniziativa è considerato strategico dalla Farnesina, che nelle scorse settimane ha sottolineato il forte impegno dell'Italia per portare a buon fine l'iniziativa sulla pena di morte nell'attuale assemblea generale alle Nazioni Unite. In ambito Onu continua ogni sforzo per sollecitare una più ampia partecipazione dei paesi membri allo sforzo per indire una moratoria su tutte le esecuzioni capitali.

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14 aprile 2007
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