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L'Italia non è immune dai preti pedofili

Don Fortunato Di Noto: ''Negli ultimi 10 anni il nostro Paese è stato tutt'altro che immune al fenomeno''

24 febbraio 2010

No, non è un fenonemo, un brutto fenomeno che riguarda solo l'Irlanda o gli Usa: nemmeno l'Italia, purtroppo, è immune al fenomeno della pedofilia nella Chiesa. E negli ultimi 10 anni, circa "80 sacerdoti sono stati coinvolti" nel fenomeno.
Queste le parole ai microfoni di Radio Vaticana, di don Fortunato Di Noto, fondatore dell'associazione antipedofili 'Meter', che ha precisato: "quello della pedofilia è un fenomeno che esiste, che c'è e nessuno può dire che non è così".

"L'Italia
- ha ribadito - non è immune, anche se nel Paese il fenomeno forse è più gestito e controllato, anche se ci sono stati dei casi affrontati con imprudenza". Un fenomeno che riguarda, ha poi aggiunto rispondendo a una domanda dell'intervistatore, anche se in "maniera più blanda", le suore: "Esistono casi, ci sono stati e credo che dobbiamo saperli affrontare, anche se si tratta di un fenomeno che riguarda più gli uomini come dimostrano i dati mondiali: solo nel 4-7% si parla di donne".
Don Fortunato, parroco di Avola (SR), ha spiegato che "non dobbiamo mai più permettere che qualcuno ci dica: tu sei rimasto in silenzio. Tu non vuoi fare niente. Tu non vuoi affrontare il problema. Credo che ognuno di noi deve assumersi le responsabilità", poi ha rivolto "umilmente" un appello anche ai vescovi: "Credo sia necessaria una azione pastorale molto più decisa, la Chiesa non può permettersi più di coprire questa azione. Quando accadono fatti perpetrati da sacerdoti è un danno enorme a tutta la comunità ecclesiale, a tutte le parrocchie e anche alla Chiesa universale: credo che il Santo Padre abbia lanciato un appello forte", ha detto, ricordando anche la lettera ai vescovi irlandesi annunciata da Benedetto XVI.

Sacerdote rinviato a giudizio a Palermo... - Padre Aldo Nuvola, ex parroco nella chiesa Regina Pacis a Palermo, nei giorni scorsi è stato rinviato a giudizio con l'accusa di avere tentato di ottenere prestazioni sessuali da un ragazzo di 17 anni. Secondo la Procura, che ha chiesto e ottenuto dal gip Marina Petruzzella il processo per il sacerdote, don Nuvola due anni fa avrebbe chiesto ripetutamente a un garzone di un bar favori sessuali, presentandosi come un professore di filosofia del liceo classico Umberto, dove insegnava realmente ma religione. È stato proprio il ragazzo a denunciare le molestie alla polizia. Lo scorso anno inoltre il parroco venne denunciato per atti osceni da alcuni agenti che lo sorpresero in atteggiamenti equivoci con un uomo. Il prete, attraverso i suoi avvocati Nino Caleca e Mario Zito, respinge le accuse del garzone, che adesso è maggiorenne. Il processo comincerà il primo marzo nella quinta sezione penale del Tribunale.
Don Nuvola non è il primo sacerdote, a Palermo, ad essere accusato di molestie sessuali. Lo scorso luglio, i giudici della II sezione del tribunale hanno condannato a sei anni e sei mesi di carcere don Paolo Turturro, ex parroco del quartiere Borgo Vecchio, noto per le sue battaglie antimafia. Il sacerdote fu accusato di abusi sessuali da due ragazzi di 14 anni che frequentavano la parrocchia.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, ANSA]

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24 febbraio 2010
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