L'Italia promossa dagli inglesi nel rapporto annuale di Control Risks

L'Italia è un paese tranquillo sia dal punto di vista politico che della sicurezza! Un po' meno, forse, lo sono la Calabria e la Sicilia, ma tutto sommato il nostro è un paese a basso rischio per gli imprenditori stranieri.
Questo quanto emerge dal rapporto annuale di Control Risks, una compagnia britannica che offre alle aziende un'analisi dei rischi nei diversi paesi del mondo.
Un discorso a parte va fatto per Sicilia e Calabria  dove il livello di rischio diventa medio.

Questo il testo del capitolo dedicato all'Italia:
Rischio politico: basso. Rischio sicurezza: basso; medio in Calabria e Sicilia.

Dal punto di vista politico la situazione è sotto controllo! Il governo di centro destra, infatti, malgrado il perdurare delle sfide legali al primo ministro Silvio Berlusconi (Forza Italia) e le lotte di potere con la Lega Nord, molto probabilmente resterà al potere in una condizione di ragionevole stabilità. Cresce la possibilità di disordini sociali nel caso di aumento di tasse o riforme del sistema pensionistico, provvedimenti entrambi attesi per il cattivo stato delle finanze pubbliche.

Qualche rischio, per le aziende che intendono investire in Italia, può essere determinato da gruppi di estrema sinistra come le Brigate Rosse. Gli obiettivi di questi gruppi di solito, comunque, non sono le aziende ma polizia, ministri e personaggi politici. Se invece, si decidesse di operare in Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania e Calabria si putrebbe correre qualche rischio in più. Qui il crimine organizzato è in crescita e la persistente stagnazione dell'economia è un terreno fertile per lo sviluppo di organizzazione criminali come la mafia. I rischi per le società che operano in aree dove le cosche hanno più influenza probabilmente aumenteranno leggermente nel corso del 2004.