L'on. Villari sulle problematiche relative agli alloggi popolari e al caro affitti per gli studenti universitari

15 anni fa, il 15 dicembre 1998, l'Iacp (Istituto autonomo case popolari) di Catania aveva indetto il bando di concorso per 144 alloggi popolari per i quali è predisposta una graduatoria di concorrenti.
In questi giorni, dopo tre lustri, l'Iacp sta chiedendo ai concorrenti in graduatoria di aggiornare la documentazione aggiornata come previsto dalla legge. Appare subito chiaro come le condizioni dei nuclei familiari sono mutate e come sia necessario evitare ritardi nella consegna degli alloggi.

Per quanto riguarda la problematica alloggi popolari l'on. Giovanni Villari ha depositato pochi giorni fa una interrogazione (in attesa di numero progressivo) in cui chiede all'assessore regionale ai Lavori pubblici per sapere ''se non ritenga utile predisporre una verifica delle ragioni di un così lungo iter del bando in questione e se non valuti opportuni fissare un incontro tra i concorrenti, costituitisi in comitato, e quanti altri soggetti interessati per discutere la revisione degli articoli 17-19-20 della legge regionale n.15 del 25.03.1986 che stabilisce i criteri per la creazione delle graduatorie''.

Contestualmente l'on. Villari ha scritto all'assessore regionale ai Lavori pubblici, ing. Mario Parlavecchio chiedendogli ''la revisione della suddetta legge al fine di rendere più duttile e rapido il sistema di assegnazione degli alloggi''.

Nell'interrogazione n° 1974 l'esponente della Quercia ha messo in luce le difficoltà per gli studenti universitari di trovare una sistemazione a Catania.
''A Catania mancano gli alloggi per gli studenti universitari - afferma Villari -. Su circa 30.000 studenti fuori sede ci sono appena 920 posti. Questa situazione ha determinato l'esplosione di un 'caro affitto' senza precedenti e soprattutto senza regolamentazione. Gli studenti, per vivere e studiare a Catania, sono costretti a sborsare cifre esorbitanti. E' inammissibile che gli studenti debbano sborsare cifre altissime (oltre 200 euro mensili per una stanza) per avere la possibilità di frequentare le facoltà universitarie''.

L'onorevole Giovanni Villari ha investito l'Ars della questione presentando una interrogazione parlamentare urgente diretta al presidente della Regione e all'assessore regionale ai Beni culturali e Pubblica istruzione per sapere:
- ''se non ritengono di dover assegnare risorse per un intervento di sostegno alle spese di affitto degli studenti fuori sede'';
- se non valutano opportuno una conferenza di servizi per raggiungere accordi sugli affitti delle case degli studenti fuori sede;
- se non valutano urgente e opportuno un maggiore stanziamento di fondi per il Diritto allo Studio e una contemporanea razionalizzazione delle spese da parte dell'ERSU;
- se non ritengono necessario, più in generale, intervenire presso il Governo nazionale per ottenere maggiori stanziamenti per un potenziamento dell'edilizia universitaria, specie per gli alloggi per studenti.

Nell'interrogazione n° 1906 l'on. Villari ha chiesto al governo regionale ''come intenda fronteggiare la situazione evidenziata di ingiustificato aumento degli affitti e se non ritenga di dover intervenire presso il Governo nazionale per fare elevare il fondo sociale per il contributo integrativo dell'affitto della casa, previsto dalla legge 431/1998,  e per sollecitare la costruzione di case da destinare ai ceti meno abbienti e se non ritenga di convocare una conferenza dei sindaci e dei presidenti delle province di Catania, Messina e Palermo, con i sindacati degli inquilini e i presidenti degli IACP, per definire un piano di interventi''.

25-01-2005