L'Onda Pride si è festosamente abbattuta su Palermo
Il presidente Crocetta in testa al corteo: "Faremo una legge sulle coppie di fatto"
L'"Onda Pride" si è abbattuta festosa e colorata anche su Palermo. Sono state migliaia le persone che sabato scorso hanno sfilato nel corteo partito da piazza Marina: in prima fila il governatore della Sicilia Rosario Crocetta e il sindaco Leoluca Orlando.
In piazza le bandiere dell'Arcigay, delle famiglie arcobaleno, dei 'No Muos', il gonfalone della Regione con il simbolo della Trinacria e quello del Comune.
Il lungo serpentone, con dieci carri tematici e colorati, ha attraversato le vie del centro fino in piazza Verdi dove è stato allestito il 'Pride Village' e dove la manifestazione si è conclusa con comizi e testimonianze degli esponenti del Movimento Lgbt.
"Bravo, bravo facissi la festa ai gay". Così una passante in dialetto e con tono polemico si è rivolta al presidente della Regione. Alla donna il governatore scherzando ha replicato: "Questa mi sa di preparata". Poi ha annunciato: "Faremo la legge sulle coppie di fatto dopo la finanziaria". Il governatore aveva inserito alcune norme per favorire le coppie di fatto nella legge di stabilità dello scorso, ma furono impugnate dal commissario dello Stato.
"Io sono sempre sceso in piazza per il Pride, ci venivo da deputato europeo, anche l'anno scorso eravamo qui con il patrocinio dell'assessorato - ha detto Crocetta -. Quest'anno come presidenza della Regione, ma l'assoluta novità è che c'è il gonfalone della Regione siciliana in piazza Verdi, che esce solo per fatti importantissimi: e cosa è più importante di una battaglia per i diritti civili e dei diritti di libertà delle persone?".
"Trovo assurdo voler contrapporre diritti sociali ai diritti civili - ha detto ancora Crocetta - perché la qualità della vita è determinata dagli aspetti economici e anche dalle libertà delle persone. Sono aspetti che si sposano; negli anni 70 si diceva il 'pane e rose', come elemento importante di una battaglia per dire che la qualità della vita dipende dall'aver riconosciuti le nostre libertà e i nostri bisogni: tra questi c'è l'amore".
"I diritti Lgbt devono essere considerati come diritti umani e in quanto tali vanno rispettati. Rispettare i diritti di tutti contribuisce a portare avanti positivamente la cultura della legalità", ha dichiarato il sindaco Orlando.
"Palermo è sempre sorprendente - ha detto il presidente del coordinamento Palermo Pride Paolo Patanè - il Pride nazionale quest'anno si è "dissolto" perché si svolge in dieci città contemporaneamente. A Palermo il pride è nella città e la città nel Pride. La presenza del gonfalone della Regione e di quello del Comune non è un argomento vuoto, perché se le amministrazioni sono presenti significa che si sono fatte carico di un'istanza della popolazione".