L'ospedale italiano in cui si dona più sangue cordonale si trova a Mistretta (ME)
Primato siciliano nel settore ospedaliero
È di qualche settimana fa la pubblicazione del report dell'Unità operativa di medicina trasfusionale e microcitemia presso gli ospedali civili riuniti di Sciacca (AG), dove affluiscono la sacche da tutti gli ospedali siciliani.
Il rendiconto dei centri di raccolta disseminati nelle strutture ospedaliere, colloca il "SS. Salvatore" di Mistretta (ME) verosimilmente al secondo posto, ma gli spetta il palmares, considerata la chiusura della casa di cura San Camillo di Messina. L'ospedale di Mistretta balza così al primo posto, con una percentuale di raccolta pari al 34,8 per cento.
Il dirigente sanitario del presidio ospedaliero mistrettese, Mario Portera, parla di "punto di qualità del centro nascite". Solo nel 2002 ci sono stati 226 parti e per ognuno mediamente si raccolgono 200 millilitri di sangue. L'incidenza dei cesarei è sotto il 40 per cento. Incaricata della raccolta è la stessa Banca del sangue cordonale, diretta dal dott. Calogero Ciaccio. La notizia è stata comunicata al primario di Ostetricia e ginecologia, Piero Vitale, che assieme all'intera équipe "con capacità ed efficienza – precisa il direttore sanitario – ha consentito il raggiungimento di questi risultati".
I complimenti per il lavoro svolto arrivano ai medici, che da oltre tre anni s'impegnano nella raccolta, dai loro colleghi di Sciacca. Spulciando il report, risulta che l'ospedale di Milazzo (ME) si trova all'ottavo posto, seguito a ruota dal "Piemonte" di Messina