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L'ospite tedesco ha violato la par condicio

L'Agcom ha accolto il ricorso del PdS-Mpa sulla visita di Martin Schulz a Palermo

08 marzo 2013

"A seguito dell’esposto da noi presentato il 12 febbraio - ha annunciato il Segretario regionale del Partito dei Siciliani-Mpa, Rino Piscitello - l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni - Unità Par Condicio - ha condannato la Regione Siciliana, ai sensi dell’articolo 10 comma 8 lett. A) della Legge sulla Par condicio, per aver violato la norma che disciplina la comunicazione istituzionale nei periodi di campagna elettorale".
Il reato riguarda la pubblicizzazione sulla stampa dell’evento "L’Europa e la Sicilia", che si è svolto a Palermo il 2 febbraio scorso, alla presenza del presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz (LEGGI), pubblicizzazione che, come evidenziato nell’esposto, "violava palesemente la legge perché a pochi giorni dal voto per le Politiche".
L’Agcom ha ordinato "alla Regione Sicilia di pubblicare sul proprio sito web, entro tre giorni dalla notifica del presente atto, e per la durata di quindici giorni, un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza a quanto previsto dall’art. 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, della comunicazione indicata in motivazione. In tale messaggio si dovrà fare riferimento al presente ordine".

"A seguito delle nostre osservazioni - ha affermato Toti Lombardo, che per primo aveva denunciato il caso subito dopo l’evento - Crocetta ha dichiarato testualmente: ‘L’opposizione politica si arrampica sugli specchi’. Ora, alla luce del provvedimento di condanna dell’Agcom, non penso che ci siano più dubbi sulla vera identità dell’arrampicatore, ed è bene che Crocetta impari la lezione: anche il Presidente della Regione deve rispettare la legge".
Ma non finisce qui. "Chi sbaglia deve pagare", ha aggiunto nuovamente il segretario regionale del Partito dei Siciliani Piscitello. "Presenteremo un esposto alla Corte dei Conti nei confronti dello stesso Presidente Crocetta in quanto la spesa per l’acquisto dello spazio pubblicitario, sostenuta dalla Regione, poiché illegittima ed illegale, dovrà essere risarcita da colui che ha commesso l’illecito".

"La condanna dell’Agcom? Qualcosa di incomprensibile", queste le parole di Rosario Crocetta a commento della decisione dell’Autorithy per le telecomunicazioni.
Il governatore però non ci sta: "La questione è quella della pubblicazione della pubblicità dell’evento su di un quotidiano - dice Crocetta -. Io però ricorrerò al Tar".
A chi gli chiede di pagare di tasca propria quanto anticipato dalla Regione il presidente precisa: "Ho già bloccato quei pagamenti, per cui se verrà confermato quanto l’Agcom ha deciso, e il Tar mi darà torto, pagherò di tasca mia quella pubblicità".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

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08 marzo 2013
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