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L'ossesso Cavaliere. La scoperta della verità durante i giorni della malattia

''Attenzione Italiani! L'informazione è in mano alla sinistra!''

16 febbraio 2005

In questi giorni siamo tutti venuti a conoscenza dell'influenza che ha costretto il Cavaliere presidente, Silvio Berlusconi, a letto con la febbre.
Lo abbiamo saputo, da Bondi, che all'indomani ha subito avvertito la popolazione, lo abbiamo saputo da Emilio Fede, che più volte ha dato risalto al ''notizione'' nel suo tg, lo abbiamo saputo dal diretto interessato che manco il virus è riuscito a fermare.
Infatti, pur bloccato a letto, la scorsa settimana Silvio Berlusconi ha parlato agli italiani con  un'intervista telefonica al Tg4, intervenendo a tutto campo su tasse ("Stiamo studiando per l'anno prossimo una robusta riduzione delle tasse personali. Dobbiamo ridurre la spesa pubblica e eliminare gli sprechi per poter ridurre le tasse"), sull'Unione, nuovo nome scelto dalla coalizione di centrosinistra ("Evidentemente nostalgici dell'Unione Sovietica nel nome hanno resuscitato l'Unione, appunto l'Unione Sovietica, con i colori nel simbolo che significa che ne vedremo di tutti i colori"), e sulla televisione (''Una delle cose brutte dello stare a casa malato, è il poter guardare più a lungo la tv e rendersi conto che la sinistra occupa tutto l'occupabile in televisione: mentre noi lavoriamo, loro investono il tempo in tv, per dire che tutto va male. Hanno occupato tutto lo spazio occupabile").

La degenza è comunque durata poco, e illuminato durante la malattia (cosa che sovente possiamo leggere nelle storie dei santi) ha deciso di andare in tv ad avvertire il suo popolo dell'incombenza, oramai catastrofica, del pericolo comunista!
Dalla poltrona sopraelevata del programma politico-zuccheroso ''Conferenza Stampa'' di Anna La Rosa, il premier a ruota libera ha lanciato l'allarme: ''L'informazione è in mano alla sinistra!''.
''In questi giorni di malattia, sono rimasto a casa e ho guardato molto la tv: sono rimasto sconvolto da come in tutti i talk show ci siano esponenti della sinistra che dicono le stesse cose. E cioè che il governo ha fallito, che non abbiamo tagliato le tasse, che non ci sono nuove opere pubbliche. Sono calunnie che mi hanno lasciato sconvolto... e poi dicono che le tv sono controllate da noi. ''Alla Rai - ha aggiunto il concitato Cavaliere - l'85% dei giornalisti sono iscritti a sindacati di sinistra; l'informazione è tutta contro il governo e la sua politica. Gli avversari ribaltano la realtà, invece, dicendo che tutta l'informazione e nelle mani di un solo uomo''.

Davanti a quattro giornalisti (si presume tutti comunisti!) il presidente del Consiglio, all'invito che la conduttrice gli a proposto per  un faccia a faccia con Piero Fassino, ha risposto: ''Non è possibile incontrarsi con persone che mi hanno dileggiato e offeso, prima chiedano scusa poi sarà possibile un confronto civile''. Berlusconi ha infatti detto che ''Fassino ha un elenco enorme di dileggi e insulti, di conseguenza non è possibile un colloquio con il segretario dei Ds, né con gli altri leader dell'opposizione''.

Berlusconi ha poi corretto i giornalisti che continuano a scrivere che la sua campagna elettorale sia una campagna anticomunista: ''Non è vero che io ho impostato sull'anticomunismo la campagna elettorale. Io ho sempre cercato di dire ai cittadini le cose che vogliamo fare con l'autorevolezza di chi ha rispettato i programmi''. ''Io non dico che la sinistra era il regno del male, ma non è colpa nostra se l'opposizione ha scelto nella sua storia sempre la parte sbagliata''.
Berlusconi, poi, ha parlato di nuovo di comunisti: ''Credo di avere qualche base per farlo: i Ds sono diretta emanazione del Pci di cui ha ereditato i dirigenti, nell'Unione sovietica, c'è un partito che si chiama orgogliosamente Comunisti italiani e un altro che il comunismo vuole rifondare. E poi Prodi chiama la platea dei Ds 'cari compagni e compagne'.- E io non posso fare una battuta di spirito sull'Unione Sovietica?''.
Suvvia, non vogliamo far fare battute di spirito ad un uomo, proverbialmente spiritoso?

Berlusconi, che continuava a pronunciare la sua indignazione nei confronti di un'opposizione perfida e incapace, più volte invitato dai giornalisti a parlare di cose concrete, ha alla fine detto la sua sulla Fiat (''Penso che lo Stato debba stare fuori da un'azienda privata''), a parlato del referendum sulla procreazione assistita (''Non dico come voterò al referendum sulla procreazione assistita, lo dirò dopo il voto''), della possibile entrata dei Radicali nella Cdl (''Non vedo un motivo ragionevole per dire di no alla proposta dei radicali, che sono liberali, liberisti e atlantisti come Forza Italia'') e dello scottante problema ''magistratura'' (''Non ho visto il corteo della Lega contro i magistrati, ma ho letto i titoli sui giornali in proposito. Non condivido il modo e il sistema, ma condivido che in Italia c'è un problema, quello della magistratura'').

- ''Cavaliere, non esageri'' di Aldo Grasso

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16 febbraio 2005
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