L'Unhcr conta quando il due di picche
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa: ''Unhcr non conta un fico secco, Laura Boldrini è disumana''
Milano, sabato 16 maggio. "L'Alto Commissariato dell'Onu per i rifugiati conta come il due di picche, cioè un vero e proprio fico secco". Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel corso di un incontro elettorale a Milano, ha pubblicamente attaccato l'Unchr e la sua portavoce italiana, Laura Boldrini. "Vorrei chiedere alla signora Boldrini se non sia più umano intercettare i clandestini vicini alle loro coste per poi riportarli indietro, oppure portarli nel nostro Paese per poi rinchiuderli nei centri di accoglienza per mesi in attesa che vengano espulsi". "La signora Boldrini - ha aggiunto la Russa - è disumana perché pretende che dei poveri disgraziati siano chiusi mesi e mesi in condizioni pessime. Forse la sua speranza - ha proseguito il ministro - è che una volta in Italia questi clandestini possano scappare dai centri". "Il governo Berlusconi, e lui in prima persona - ha proseguito la Russa prima di partire per la Libia per partecipare a un incontro tra rappresentanti di cinque Paesi europei e cinque Paesi africani - è riuscito a fare ciò che nessuna prima era riuscito a fare, cioè trovare un'intesa con la Libia".
Le affermazioni di La Russa hanno scatenato le immediate reazioni dell'opposizione. "Speriamo che alle frasi vergognose del ministro della Difesa seguano le immediate e opportune scuse" ha dichiarato Rosa Calipari, capogruppo Pd in commissione Difesa della Camera. "Disumano - ha detto ancora Calipari - è fare respingimenti senza attenersi alle regole internazionali. Le frasi di La Russa e le offese alla signora Boldrini meritano una condanna da parte della sua stessa maggioranza. Speriamo - ha concluso - di non doverla attendere troppo".
Molto dura la reazione anche di Pino Sgobio, dell'ufficio politico del Pdci. "Come volevasi dimostrare. Le scomposte, vergognose, reazioni del ministro La Russa ai rilievi dell'Unhcr sono l'emblema perfetto di questo governo razzista, che nega un'Italia multietnica, si pone fuori dal tempo e attua una politica spietata nei confronti dei più deboli - ha attaccato Sgobio - Siamo in presenza del peggior governo della storia repubblicana: stanno ditruggendo l'immagine civile dell'Italia. Le coscienze democratiche del Paese si facciano sentire".
Per Massimo D'Alema, "l'attacco verbale del ministro della Difesa Ignazio La Russa all'Onu è indecente". L'esponente del Pd ha sostenuto che "i ministri della Repubblica dovrebbero studiare le convenzioni internazionali a cui ha aderito l'Italia, a cominciare dalla Convenzione di Ginevra".
"Fascista era, e fascista è rimasto l'on. Ignazio La Russa che in linea al 'me ne frego' di memoria mussoliniana, oggi dichiara che l'Unhcr 'non conta un fico secco'" ha dichiarato Angelo Bonelli dei Verdi. "Un'offesa all'Onu - ha aggiunto - che viene da un ministro della Repubblica che non ha mai rotto con il suo passato e che non si lascia mai sfuggire occasione per ricordarcelo pubblicamente. Non esiste nessun governo democratico al mondo che consente a un proprio ministro di offendere l'Onu. Le parole del ministro La Russa sono gravissime e a questo punto sono necessarie le scuse immediate di tutto il governo".
Questo il commento del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, alle dichiarazioni del ministro La Russa: "Credo che un ministro della Difesa, prima di parlare, dovrebbe pensarci non una, ma dieci volte, proprio per il ruolo istituzionale che ha. Questo è il senso delle istituzioni che deve avere chi presiede ad un ruolo così delicato come il ministro della Difesa". "Credo - ha aggiunto - che dichiarare guerra all'Onu non sia una buona iniziativa, né un'idea geniale".
Umbria, domenica 17 maggio. Il ministro degli Esteri Franco Frattini frena La Russa. "Le organizzazioni internazionali vanno sempre rispettate anche quando sbagliano". Il responsabile della Farnesina, in Umbria per un incontro elettorale, è tornato sui temi della sicurezza ribadendo la bontà e la correttezza dell'azione di governo sul respingimento dei clandestini, ma prendendo le distanze dal collega della Difesa che ha condannato per il tono usato nel criticare l'Unhcr. "Le organizzazioni internazionali vanno sempre rispettate anche quando sbagliano - ha detto Frattini - e nel giudicare il governo in questo caso sbagliano. Il rispetto delle regole è garanzia e tutela anche per tutti quegli immigrati regolari che hanno seguito le regole. La politica della sinistra sull'immigrazione è a scapito dell'identità italiana ed europea. Noto che siamo in piena campagna elettorale - ha detto quindi il ministro - eppure si parla poco di Europa. Il tema della sicurezza deve invece divenire un impegno europeo, non può gravare solo sui Paesi del Mediterraneo".
Tripoli, domenica 17 maggio. "Io non ho niente contro la signora Boldrini, non la conosco, non mi permetterei di offendere e se si è sentita offesa me ne dispiace". All'indomani delle polemiche con l'Unhcr, il ministro della Difesa ha attenuato i toni e si è detto pronto ad un colloquio chiarificatore con la portavoce dell'organismo internazionale. Però, nel merito della polemica, ribadisce quanto già sostenuto. "Continuo a dire - ha affermato il ministro, parlando con i giornalisti a Tripoli a margine dei lavori dell'Iniziativa 5+5 - che considero più umana l'azione che stanno svolgendo meritoriamente i nostri marinai nel riaccompagnare, come vuole la legge del mare, nel porto più vicino i migranti che vengono intercettati in acque extraterritoriali, piuttosto che sottoporli ad un lungo viaggio, ad una lunga permanenza nei nostri centri di identificazione ed espulsione per poi espellerli. Non ho capito come si potesse immaginare un'azione non umanitaria da parte dei nostri marinai che stanno solo obbedendo alla legge del mare, senza porre in essere alcune azione coercitiva. Non mi è piaciuto e l'ho detto, forse con parole forti, ma lo continuo a pensare".
Roma, lunedì 18 maggio. "Il Governo è compatto, ministro degli Esteri compreso, nel ritenere che l'Unhcr sbaglia nel criticare l'Italia sui riaccompagnamenti in Libia degli immigrati". E' tornato così il ministro della Difesa, ai microfoni di Radio 3 dopo il duro attacco a Laura Boldrini.
Sempre ai microfoni di Radio 3, La Russa parlando del collega Frattini ha detto: "Il ministro degli Esteri italiano Frattini, l'uomo più moderato del Governo, dice che ha sbagliato la Boldrini. Lui dice: "dobbiamo sempre sempre rispettare gli organismi internazionali" - ma che dovrebbe dire un ministro degli Esteri? e comunque concordo con lui - "anche quando sbagliano". Quindi il governo è compatto nel dire che l'Alto commissariato dell'Onu sbaglia. In che cosa sbaglia? Nel ritenere non adeguato il comportamento dell'Italia in generale, e dico io dei marinai italiani, nel riaccompagnare in Liba i clandestini che vengono intercettati sui barconi".
Da Lampedusa i consiglieri comunali del Partito democratico, con una nota inviata al presidente del Consiglio comunale, hanno chiesto che nella prossima seduta venga posto all'ordine del giorno di conferire la cittadinanza onoraria a Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu. "Questo - hanno scritto i consiglieri - sarebbe un gesto per gratificare l'alto senso umanitario in difesa dei più deboli e di chi fugge da guerre e carestie dimostrato in questi anni dalla Boldrini ed in particolare la sua attiva presenza nell'isola di Lampedusa. Saremo onorati quindi di averla come nostra concittadina".
- "La guerra dichiarata al nemico migrante" di Eugenio Scalfari