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L'Unione europea vuole che la Regione siciliana faccia più investimenti nella ricerca e nell'innovazione

30 ottobre 2007

Una visita di gran rilievo quella ricevuta ieri della Sicilia, direttamente da Bruxelles è arrivata in visita ufficiale Danuta Hübner, commissaria europea per la Politica regionale. A riceverla a Palermo a palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione, è stato il governatore Salvatore Cuffaro assieme a una rappresentanza del governo e dei dirigenti generali. Tema dell'incontro: ''La strategia di sviluppo regionale siciliana 2007/2013 nel contesto della Politica di coesione e della Strategia di Lisbona''.

Al presidente della Regione e a tutti i dirigenti dei dipartimenti coinvolti nella programmazione e nella progettazione dei fondi comunitari la Hübner ha detto: ''Fino ad ora abbiamo fatto una sorta di assistenza finanziaria alla Sicilia che comunque ha impegnato tutti i fondi dell'Agenda 2000-2006. Ora però con la nuova programmazione (2007-2013) vogliamo che la Regione faccia più investimenti nella ricerca e nell'innovazione. Vogliamo vedere una Sicilia che va avanti, che cresce, vogliamo vedere 15mila nuovi posti di lavoro''. La commissaria Ue per la Politica regionale, ha poi sollecitato una maggiore ''chiarezza nei dati e nei risultati''. ''Nella nuova programmazione - ha aggiunto - ci sono dei buoni presupposti, però abbiamo bisogno di buoni politici e di buona politica. Da questo punto di vista sono ottimista, perché ho notato molto impegno qui in Sicilia''. Rispetto alle strategie della Regione per il prossimo programma, la commissaria Ue ha apprezzato i progetti sulla ricerca energetica (''soprattutto perché si punta a correggere le fonti esistenti per renderle rinnovabili senza generare a tutti i costi altre fonti'') e quelli relativi alla cooperazione transfrontaliera (''perché la Sicilia ha un ruolo importante nei rapporti con Malta e con la Tunisia, con la quale ci sono problemi che vanno risolti'').

Sulla possibilità che, a conclusione del periodo 2007-2013, la Sicilia esca dall'obiettivo di convergenza, la Hubner ha detto che ''il problema non è questo, ma è quello di utilizzare tutte le opportunità offerte dalla nuova programmazione dei fondi Ue per fare crescere la Sicilia in termini economici, produttivi e di occupazione''.
Tuttavia, Danuta Hübner ha osservato che ''se l'Europa non fosse intervenuta con i suoi fondi oggi la Sicilia si troverebbe in condizioni peggiori''. Dunque un suggerimento al governo regionale di lavorare ''per attrarre gli investimenti stranieri, un punto fondamentale per la crescita economica'', e di puntare ''sulla formazione per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e di chi investe e cerca personale sempre più qualificato''.

Alla commissaria Ue il presidente Cuffaro ha illustrato i risultati raggiunti nell'Isola grazie ai fondi europei di Agenda 2000 (programmazione 2000-2006), soffermandosi su come la Regione intende utilizzare le risorse della nuova programmazione. ''Tra il 2000 e il 2006 - ha detto Cuffaro - la Sicilia ha recuperato parte dei ritardi, soprattutto sul fronte del Pil, aumentato rispetto alla media nazionale, pur nella più generale tendenza sfavorevole manifestata dall'Italia rispetto agli altri Paesi partner''. Il presidente ha parlato dei risultati positivi ottenuti in questi anni, dall'aumento del tasso di occupazione alla riduzione del tasso di disoccupazione (con particolare riferimento a quella femminile), dalla rinnovata vitalità imprenditoriale alla favorevole dinamica dell'export, dal potenziamento delle reti idriche alla razionalizzazione della raccolta dei rifiuti, dal miglioramento dell'offerta turistica al rilancio delle aree interne dell'Isola, risultati che, in verità non corrispondono, per esempio, coi dati registrati nel dossier presentato nei giorni scorsi a Palermo, dalla Fondazione Curella (leggi). Cuffaro, comunque, non ha nascosto i problemi ancora sul tappeto, dal rallentamento delle attività d'investimento rispetto alla dinamica del Pil alla contrazione del tasso di attività (con riferimento al mercato del lavoro), fino alla perdurante presenza di quote di lavoro irregolare.

''La Regione ha fatto e continuerà a fare la propria parte - ha detto ancora Cuffaro -. Non dimenticando, però, che, su questo fronte, anche lo Stato deve fare la propria parte, con particolare riferimento alla scuola e all'ambiente''. ''Nel passato - ha aggiunto il presidente - il ritardo nello sviluppo, che in Sicilia affonda le radici nell'Unità d'Italia, ci ha costretto a privilegiare gli interventi su aspetti quantitativi necessari per elevare il reddito pro capite. Oggi la nostra azione punta su obiettivi qualitativi, a partire da quelli sociali e ambientali, che risultano fondamentali per la competitività''.
A conclusione il presidente Cuffaro ha precisato che la Sicilia sta già lavorando allo scenario post 2013. ''A coloro i quali sollevano polemiche pretestuose sull'utilizzazione dei fondi europei - ha affermato il presidente della Regione - ha già risposto in modo chiaro la commissaria Hübner''.

Danuta Hübner è stata poi ricevuta a palazzo dei Normanni dal presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. Nel pomeriggio si è trasferita a Catania dove si è recata in visita ai laboratori del Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, nell'area industriale, e poi alla facoltà di Scienze politiche dell'Università etnea, dove ha sede, tra l'altro, il Centro di orientamento interculturale euromediterraneo Braudel.
Oggi, sempre accompagnata dal presidente Cuffaro, la commissaria Ue ha raggiunto Siracusa, dove ha visitato l'isola di Ortigia, nel centro aretuseo, oggetto di interventi nell'ambito del programma europeo Urban. In mattinata ha partecipato ad un incontro organizzato dall'Upi, l'Unione delle Province italiane e dalla Provincia regionale di Siracusa. Danuta Hübner rientrerà a Bruxelles in serata, partendo dall'aeroporto di Catania, recentemente ristrutturato con fondi europei.

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30 ottobre 2007
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