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L'uomo giusto...

Luigi De Magistris esulta per la richiesta di aspettativa fatta da Ingroia al Csm

19 dicembre 2012

Antonio Ingroia ha chiesto l'aspettativa al Consiglio Superiore della Magistratura per motivi elettorali. Ieri, la quarta Commissione del Csm ha dato l'ok alla richiesta di aspettativa avanzata dall'ex procuratore di Palermo. Oggi il plenum di Palazzo dei Marescialli è chiamato a dare il via libera definitivo.
Ingroia era stato invitato nei giorni scorsi dal leader del Movimento Arancione, Luigi De Magistris, a candidarsi premier, ma dal Guatemala il pm, dove si era recato per una missione Onu, aveva declinato l’invito sottolineando: "Io non vesto toghe o casacche colorate, né rosse né arancioni".
La richiesta di aspettativa, però, ha riacceso la speranza del sindaco di Napoli. "Era proprio la notizia che aspettavo", ha commentato De Magistris. "Ingroia è l'uomo giusto, servono persone come lui e come i tanti cittadini che lottano quotidianamente per la legalità. Vedremo - ha aggiunto De Magistris - che cosa dirà, ma oggi è senza dubbio il momento di esserci per liberare il Paese dalle masso-mafie, dalle cricche, dai poteri occulti e dai troppi mafiosi che vestono i panni istituzionali e sono in Parlamento".
Appuntamento per conoscere le intenzioni di Ingroia, il 21 dicembre a Roma all'assemblea intitolata 'Io ci Sto'. "Ingroia - ha proseguito il sindaco - è l'uomo giusto. Oggi è un momento storico eccezionale, ci vogliono tante persone come lui e come i tanti cittadini che lottano quotidianamente per la legalità, ci vuole un grande movimento di popolo che deve vincere le elezioni del 2013 per liberare il Paese".

Ma Ingroia, continua a lasciare tutti sulle spine. "Non mi credete ma è così, non ho ancora deciso se candidarmi". Così l'ex procuratore aggiunto in un colloquio col Corriere della Sera. "Non capisco. Tutti questi argomenti sulla opportunità o meno per un magistrato di partecipare alla politica francamente mi lasciano allibito - spiega. - I danni di vent'anni di berlusconismo, purtroppo, sono anche questo. Sento persone lontane mille miglia da lui che ragionano con la sua testa. E' drammatico". "La 'non opportunità' secondo me è una eresia. Fino a pochi decenni fa era impensabile soltanto che qualcuno mettesse in dubbio il diritto di un magistrato di candidarsi. Abbiamo avuto persino un presidente della Repubblica, Scalfaro, che veniva dalla magistratura. Solo questo dimostra quanto la polemica sia strumentale".

"In questa partita a scacchi che è diventata la politica italiana, Berlusconi voleva fare il furbo, impostare una campagna elettorale di opposizione per alcuni mesi - afferma Ingroia. - Monti per ripicca si è dimesso. Alla fine il giochino li ha danneggiati entrambi, perché ha accorciato i tempi per tutti. Per questo i due non sono pronti alle elezioni". 'Come lei?', è la domanda. "Esatto, come me". "Ho tenuto dei fili" con l'Italia, sottolinea, "il mio impegno nella vita politica nazionale potrebbe tranquillamente continuare da qui, non c'é alcun bisogno che mi candidi".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, GdS.it, LiveSicilia.it, Corriere.it]

- La storia dell'Igroia arancione (Guidasicilia.it, 15/12/12)

- Ma Antonio Ingroia si candida o no? (Guidasicilia.it, 18/12/12)

 

 

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19 dicembre 2012
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