La campagna si tinge di... ''rosa''. Aumenta il numero delle imprenditrici agricole in Italia
Secondo un indagine della Coldiretti nel nostro paese un impresa agricola su tre è gestita da donne
L'indagine sottolinea una tendenza diffusasi, negli ultimi anni, a preferire i piccoli centri che possono garantire una migliore qualità della vita. Nei paesi infatti, è più facile trovare un ambiente sano e costruire rapporti interpersonali più duraturi anche se magari bisogna rinunciare ai servizi e alle infrastrutture che offre una metropoli. Le imprenditrici comunque, non si lasciano scoraggiare per così poco. Il 50% di loro vive in campagna perché ama il contatto con la natura e questo giustifica anche il no deciso dell'88% di queste agli Ogm in agricoltura e nell'alimentazione. Si registra anche una notevole attenzione al sociale con quasi la metà (47%) delle imprenditrici impegnate in attività di volontariato, assistenza anziani, sindacale e politica. Tali attività si aggiungono all'impegno nella conduzione aziendale e nella famiglia (due terzi sono sposate con figli).
Le imprenditrici agricole del terzo millennio sono donne professionalmente preparate: il 50% di loro ha un diploma e l'8% una laurea. Le donne inoltre, sono molto attente alle innovazioni. L'84% segue corsi di formazione, ha familiarità con il computer (60%). Il risultato è che - rileva la Coldiretti - le donne in agricoltura guidano aziende di media-grande dimensione (55% sopra i dieci ettari), tecnologicamente avanzate (il 70% ha introdotto nuovi macchinari), attente alle coltivazioni biologiche ed ecocompatibili (60%) e orientate verso produzioni più intensive (allevamento, ortofrutta e vino) in grado di generare sbocchi occupazionali e opportunità di integrazione (il 25% assume manodopera spesso straniera). L'11% delle imprenditrici è occupata in attività agrituristiche o in fattorie didattiche (10%), nel valorizzare la biodiversità con il salvataggio di animali e piante in via d'estinzione (3%) e infine nella vendita diretta ai consumatori dei propri prodotti.
I dati sono confermati in linea di massima anche dall'ultimo censimento sull'agricoltura. In Italia un impresa agricola su tre sarebbe diretta da donne e negli ultimi dieci anni la loro presenza alla guida delle aziende agricole è aumentata sia in termini percentuali rispetto agli uomini (30,9% rispetto al 25,9 % del 1990) sia in valori assoluti (+1,7%) in controtendenza con il calo complessivo del 14,2% segnalato dal censimento Istat.